City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Domenica 13 Novembre 2016 22:44

Giubileo concluso a Spoleto con rappresentanti dei terremotati di Norcia, Cascia e Preci

(CIS) - Spoleto, nov.- In tutte le diocesi dell'Umbria si sono svolte le celebrazioni eurocaristiche per la chiusura del Giubileo della misericordia; anche a Spoleto l'arcivescovo mons. Renato Boccardoha celebrato la funzione, nella Basilica Cattedrale, concludendo nell'archidiocesi di Spoleto-Norcia il Giubileo, tranne Roma (si concluderà domenica 20 novembre), quello straordinario della Misericordia, indetto da papa Francesco per essere toccati dal Signore Gesù e trasformati dalla sua misericordia. Tantissimi i fedeli accorsi in Duomo da ogni zona della Diocesi, nonostante il freddo pungente e la paura del terremoto che ancora ha le meglio. La liturgia - e' detto in una nota della curia - è stata animata dalla corale diocesana, ossia l'insieme di più cori parrocchiali. Quasi al completo il presbiterio diocesano. Giovani, famiglie, anziani, religiosi, religiose, eremiti, membri di associazioni e movimenti, tutti a lodare e rendere grazie a Dio per i doni ricevuti in questo Anno Santo, per la misericordia accolta e donata, per la riscoperta consolante della fedeltà e della tenerezza di Dio nei nostri confronti, al di là di ogni nostro merito. Il primo pensiero dell'Arcivescovo è stato per i «nostri fratelli e le nostre sorelle terremotati».  segue

In Duomo c'erano rappresentanti delle parrocchie più colpite dal sima, Norcia, Cascia e Preci. Hanno presieduto l'assemblea liturgica l'antica immagine della SS. ma Icone della Vergine Maria, venerata come Madre di misericordia, e la reliquia del Santo patrono Ponziano, «alla cui intercessione – ha detto mons. Boccardo - ci affidiamo affinché ci ottenga da Dio protezione e difesa in questo tempo segnato dal terremoto e dalla paura». Al momento dell'offertorio, i rappresentanti delle Pievanie recheranno all'altare doni simbolici, destinati a sostenere materialmente gli abitanti delle due Pievanie della Valnerina - di Norcia e di Cascia - che devono affrontare le conseguenze del sisma. È stato un segno della fraternità e condivisione delle comunità parrocchiali della Diocesi con questi fratelli e sorelle. abstract fonte com F.C.


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