Sul monitoraggio dell'impiantistica regionale di gestione dei rifiuti, per la prima volta è stata costituita una task force che riunisce rappresentanti dell'Assessorato e degli uffici regionali competenti, dell'Arpa, dell'Auri, degli Ati e dei Comuni sedi degli impianti di trattamento e smaltimento. "Un pacchetto di misure e interventi che sono stati definiti a prescindere dalle inchieste in merito alla gestione dei rifiuti. L'Umbria – ha rilevato l'assessore Cecchini – si è sempre contraddistinta per la qualità nella gestione delle tematiche ambientali ed è in questa direzione che vogliamo marciare. Magistratura e forze dell'ordine verificheranno se esistano 'patologie' o siano stati messi in atto percorsi non virtuosi: per la Regione - ha aggiunto – è prioritario il rispetto delle regole, la legalità e la trasparenza in questa materia che attiene innanzitutto alla qualità dell'ambiente e alla salute dei cittadini. Auspico pertanto che le indagini procedano speditamente anche perché prima si afferma la piena legalità e trasparenza, più speditamente può procedere l'attuazione del Piano regionale dei rifiuti e si possono raggiungere i risultati attesi". "Pieno sostegno da parte della Regione all'operato della magistratura anche attraverso la messa a disposizione di tutto quello che eventualmente potrà servire – ha proseguito – La qualità dell'ambiente e il denaro versato dai cittadini per il servizio dei rifiuti sono cose serie: su questo nessuno sconto per nessuno. Bene, dunque, che si accertino in tempi rapidi eventuali 'patologie' e responsabilità"."Per quanto riguarda la 'governance' – ha detto poi l'assessore, dopo aver ribadito che non ci sono i presupposti che giustifichino la realizzazione di un inceneritore in Umbria - l'obiettivo da raggiungere è quello della semplificazione e del superamento della frammentazione attuale, con una ventina di società di gestione dei rifiuti in un territorio di piccole dimensioni come quello regionale. L'Umbria potrebbe essere la prima ad avere un gestore unico, con una modalità di raccolta differenziata omogenea a livello regionale e con l'applicazione della tariffa puntuale, al momento applicata sperimentalmente a Bastia Umbra e Umbertide". Tra le misure adottate dalla Regione, l'approvazione del nuovo metodo standard per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata. "Doppia la finalità: incrementare la raccolta differenziata riducendo le impurità attraverso la raccolta effettivamente selettiva delle varie frazioni, in particolare organiche e incentivare l'intercettazione alla fonte di alcune frazioni che oggi vengono conferite nella frazione organica umida (pannolini e pannoloni) con negative ripercussioni sull'efficienza del processo di trattamento. Un metodo standard, adottato ad oggi dalle sole Regioni Umbria e Puglia in recepimento delle norme nazionali, che consentirà di applicare ai Comuni, dal 2018, l'addizionale del 20% sull'ecotassa per chi non raggiunge gli obiettivi di raccolta differenziata del 65%. Ecotassa che viene poi ripartita fra i Comuni virtuosi per varie azioni a tutela dell'ambiente, la riorganizzazione del servizio, la realizzazione e l'allestimento di centri di riuso. fonte com