(CIS) - Roma. dic. - Il Single Supervisory Mechanism ha respinto la richiesta di Mps (manca ancora l'ufficialita', ma i giornali di stamane dedicano ampio spazio) di una proroga al 20 gennaio per completare la ricapitalizzazione fino a 5 miliardi. Domani si riunira' in CDA del MPS a Milano. Ora, sempre sui quotidiani di oggi, lo Stato deve intervenire per salvare l'Istituto Senese e per garantire i lavoratori e i 5 milioni di clienti. La decisione creaera' come lo ha gia' fatto ieri ripercussioni gravissime sui mercati: il titolo ieri ha perso del 10%, con punte anche del 16, piu' volte sospeso per eccesso di ribasso. La speculazione e' in moto, dicono alcuni esperti. La crisi di Governo, non aiuta certamente le decisioni; l'incertezza politica potrebbe durare anche oltre l'orizzonte del 20 gennaio, nonostante che gia' da domani, il Capo dello Stato Sergio Mattarella, potrebbe conferire l'incarico al nuovo premier. Si parla di Paolo Gentiloni, ministro degli Esteri, ma Lega Nord e il movimento 5Stelle sono contrari. Oggi le consultazioni andranno avanti dalle 11; ultima giornata con il capo dello Stato che ascoltera' FI e PD. Ma i 5Stelle, dicono che si profila un "inciucio": i cittadini vogliono andare al voto, subito; lo hanno chiesto con un NO al referendum, con l'attuale legge elettorale che pero' attende entro il 24 gennaio la decisione dei giudici. Ora la palla quindi potrebbe passare nelle mani dell'esecutivo Renzi anche se dimissionario.