L'esecuzione di queste opere in collaborazione con grandi stampatori ha visto l'artista stesso cimentarsi in differenti cicli produttivi che hanno distinto la sua attitudine alla sperimentazione rispetto a quella di altri artisti della sua generazione, tanto in Italia che all'estero. «Nel caso di Burri, ha sottolineato Bruno Corà, Presidente della Fondazione - parlare di grafica non significa parlare di una produzione minore rispetto ai dipinti, ma soltanto di una modalità artistica diversa e parallela, nella concezione e nell'esecuzione, tale insomma da potersi annoverare con assoluto rilievo nella produzione del grande pittore, a fianco di tutti gli altri suoi rivoluzionari pronunciamenti innovativi. Anche nella grafica, Burri ha cercato di superare sfide tecniche e di spingere i confini sia degli strumenti che dei materiali utilizzati. Con esiti di interesse straordinario, come le opere esposte confermano"., L'attività grafica di Burri ha inizio nel 1950 e si conclude nel 1994. Burri ha ricevuto nel 1973 dall'Accademia Nazionale dei Lincei il Premio Feltrinelli per la Grafica con la motivazione che essa «... si integra perfettamente alla pittura dell'artista, di cui costituisce (...) una vivificazione che accompagna il rigore estremo a una purezza espressiva incomparabile». Il Museo Burri della Grafica si aggiunge, come atto conclusivo, alle numerose iniziative del Centenario che ha avuto molte tappe importanti: dalla nuova edizione del Catalogo Generale al compimento del Grande Cretto Gibellina, alla ricostruzione del Teatro Continuo a Milano, solo per citare gli eventi più importanti. abstract fonte com