"Nel 'Giorno della Memoria' quindi – ha concluso la presidente Marini – non bisogna solo dedicare un omaggio alle vittime, ma avviare una riflessione per consolidare una società basata sui valori fondanti della Carta costituzionale e sul rispetto delle differenze di religione, di cultura, di sesso, tenendo presente che la storia dei diritti umani non è mai stata lineare e che alcuni diritti acquisiti e consolidati, in alcune circostanze, possono essere negati tornando indietro". La presidente dell'Assemblea Legislativa-Regione Umbria, Donatella Porzi, dopo aver ricordato che nelle scuole umbre si organizzano molte iniziative in occasione del 27 gennaio, rivolgendosi in particolare agli studenti, ha detto - rirporta una nota - : "Oggi abbiamo qui con noi un personaggio straordinario che con il suo romanzo ci consegna un racconto emozionante e puntuale di questa triste pagina della nostra storia, ma anche un messaggio di speranza che è racchiuso nelle ultime pagine del libro nelle quali ci dice che possiamo farcela e che è possibile una società basata sul rispetto e sulla tolleranza". Il direttore dell'Isuc nel suo intervento si è soffermato sull'atteggiamento degli italiani di fronte alla Shoah mettendo in risalto come da un'iniziale scarsa informazione del fenomeno che ha determinato una sorta di apatia che poteva essere scambiata per indifferenza e che ha caratterizzato il periodo prima della guerra, si è passati subito dopo, quando gli italiani hanno preso coscienza di ciò che stava succedendo, a reazioni forti che hanno portato molte famiglie italiane a nascondere gli ebrei nelle loro case correndo anche molti pericoli.La dirigente dell'Ufficio scolastico regionale dell'Umbria, Sabrina Boarelli, ha portato la testimonianza attraverso una lettera scritta da Alberto Marini- studente del liceo Plinio il Giovane di Castello e vicepresidente della Consulta provinciale degli studenti di Perugia - subito dopo la sua partecipazione al viaggio organizzato dal Ministero dell'Istruzione, per commemorare l'anniversario della liberazione del campo di Auschwitz-Birkenau. Lo studente umbro nella lettera ha raccontato l'emozione durante la visita all'ex ghetto nazista di Cracovia. fonte com