Questa in coda e' una testimonianza di chi e' stato a Medjugorie, di Piero Pianigiani. "Ho compiuto un pellegrinaggio a Medjugorie, breve, 5 giorni, ma gia' con la voglia di tornare. Si', tornare, di rispettare ancora quella chiamata che la Vergine, in un periodo di crisi economica e morale, di" bombardamento" mediatico su notizie di guerre, ha volute fare a me e a tanti altri. Con la parrocchia di S. Luca, con la guida di don Ignazio (DONI) e dei suoi stretti collaboratori, ho lasciato tutto indietro, per raggiungere Medjugorje, che rimane un luogo dove tutti possono andare: devoti e fedeli, ma anche chi e' smarrito da quanto accade nel mondo, chi vuol dare una spiegazione al fatto misterioso delle apparizioni, chi vuole ritrovare nella preghiera e quindi nella chiesa, la spinta vitale al superamento delle difficolta' che una societa' sempre piu' materialista, pone. Una volta tornato a casa si acquisisce certezza, che nel piccolo paese della Bosnia Ergegovina, a 30 chilometri da Moster che e' stato luogo di battaglia e di morte per una guerra assurda, la Madonna è viva, appare oggi e ti da consigli come una mamma sa fare con i propri figli, non solo crisitiani. Questo e' il pellegrinaggio a Medjugorje, con la preparazione lungo il cammino in pullman, per Spalato, in 59 persone, pregando. A Mediugorie, nella parrocchia retta dai frati Francescani, si prega, si assiste alle Messe, si recita il Santo Rosario forse da molti per troppo tempo dimenticato. Si prega e si ascolta, in silenzio: si ascolta la "voce interiore" di chi chiama, pensando al recente messaggio del 2 novembre della Madonna, "pregare, pregare, pregare come dice la madre di Cristo". articolo novembre 2012