«L'anno del Grande Giubileo della Misericordia – ha proseguito il cardinale nel suo saluto, come riporta una nota –, dovrebbe essere visto e interpretato come un tempo di aggiornamento e rinnovamento, dove si riscoprono i principi imparati da piccoli e che si vogliono realizzare e mettere in pratica giorno dopo giorno come naturale stile di vita. Scrive papa Francesco nella Lettera Apostolica Misericordia et misera: "La misericordia, infatti, non può essere una parentesi nella vita della Chiesa, ma costituisce la sua stessa esistenza, che rende manifesta e tangibile la verità profonda del Vangelo. Tutto si rivela nella misericordia; tutto si risolve nell'amore misericordioso del Padre"». Sul matrimonio cristiano il cardinale Bassetti si è detto «convinto che tutti vogliamo riscoprire e apprezzare la bellezza del matrimonio, che è la premessa indispensabile per aiutare a far nascere tanti matrimoni e famiglie cristiane e accompagnare i giovani a scegliere con coscienza e maturità il matrimonio sacramento. Come ci insegna il Santo Padre, non dobbiamo mai idealizzare gli elementi costitutivi del matrimonio, ma essere realisti, sapendo e insegnando che non si nasce marito o moglie, ma si diventa coniuge, accettando i pregi e difetti l'uno dell'altro in una complementarietà di aiuto reciproco. Il Santo Padre Francesco, nell'Allocuzione alla Rota Romana di quest'anno (dello scorso 21 gennaio) - da meditare e applicare da tutti gli operatori della pastorale della famiglia - ci ha ricordato che "occorre grande coraggio a sposarsi nel tempo in cui viviamo". "Quanti hanno la forza e la gioia di compiere questo passo importante - dice il Papa - devono sentire accanto a loro l'affetto e la vicinanza concreta della Chiesa"». E' seguita la relazione del vicario giudiziale del TEIU padre Cristoforo Pawlik, che non ha fornito solo "numeri" ma ha ribadito che «purtroppo ancora circolano notizie menzognere riguardo ai costi delle cause per ottenere le dichiarazione di nullità matrimoniale, per questo tante persone sono scoraggiate e hanno difficoltà e diffidenza ad accostarsi al Tribunale Ecclesiastico». Inoltre, padre Pawlik ha rilevato che «oltre alla breve durata del processo di nullità è raggiunta anche una rapida stesura della sentenza a conferma che si è tenuto a dare risposte puntuali alle domande». Il vicario giudiziale ha anche evidenziato che «dobbiamo ancora migliorare i tempi delle perizie per evitare un protrarsi delle cause oltre i tempi canonici». fonte com abstract