Il gruppo di lavoro, sottolineano dalla scuola, è stato formato secondo la metodologia delle classi aperte ed i ragazzi, appartenenti appunto ai due indirizzi, sono stati guidati dalle docenti di lettere Emilia Mangioni e Sara Lucaroni e supportati dai professori dell'area tecnico-professionale Alessandro Baldicchi, Lauretta Polidori e Thierry Beccafichi. Nel pensare quale argomento trattare, spiegano sempre dalla scuola, per i partecipanti non c'è stata alcuna perplessità: 'raccontiamo la nostra esperienza scolastica' hanno concordato. Così l'elaborato in concorso - speiga una nota - è partito dal progetto di ricerca "Recupero di vecchie varietà di viti autoctone a rischio di estinzione". Avviato all'Ugo Patrizi fin dal 2008 e riconosciuto per la sua validità ad Expo, propone di salvaguardare le varietà a rischio di estinzione grazie al reimpianto di un vigneto dal quale produrre "vini nuovi da uve vecchie". Dall'esperienza vissuta alla parola narrata il passo è stato breve e le fasi del percorso scolastico sono state ricostruite e descritte, al pari delle ricerche su varietà e tradizioni locali; il tutto armonizzato da una descrizione-narrazione che ha fatto presa sulla commissione giudicatrice - composta da Giorgio Barberi Squarotti (Università di Torino), Gianluigi Beccaria (Università di Torino), Valter Boggione (Università di Torino), Bruno Quaranta (La Stampa-Tuttolibri), Massimo Corrado (Associazione Go Wine) - affascinata da quanto viene realizzato all'interno dell'Istituto umbro. Visibilmente emozionati, i cinque studenti sul palco della nuova Sala Fenoglio hanno ritirato il premio (consistente in un assegno di 500 euro - conferito a ciascun vincitore delle sezioni previste - ndr), ma soprattutto l'attestato che conferisce una sorta di bollino di qualità ad uno dei tanti momenti del percorso di un Istituto che rappresenta degnamente la Regione. "Nel loro elaborato - la considerazione degli insegnanti - i ragazzi sono riusciti a coniugare i saperi caratterizzanti l'area professionale con quelli dell'area umanistica e questa è stata la più grande soddisfazione, saper unire le conoscenze settoriali all'abilità di scrittura, vedendo riconosciuto il loro impegno". fonte com