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Domenica 09 Aprile 2017 19:31

Celebrata Domenica delle Palme: gli ultimi giorni terreni di Gesu'

(CIS) - Spoleto/Perugia apr. - Con la Domenica delle Palme la Chiesa ha avviato la Settimana Santa nella quale si celebrano gli eventi di fede correlati agli ultimi giorni terreni di Gesù, comprendenti in particolare la sua Passione, Morte e Risurrezione. I riti sono celebrati con solennità allo stesso modo in tutte le Chiese del mondo cristiano. L'arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, nella Domenica delle Palme ha presieduto più celebrazioni: ieri pomeriggio a Cannaiola di Trevi con i fidanzati che nell'anno pastorale 2016-2017 hanno partecipato o ancora stanno partecipando ai percorsi in preparazione al matrimonio cristiano; oggi domenica 9 aprile, il Presule ha ricordato l'ingresso di Gesù a Gerusalemme a dorso di un asino tra i terremotati ad Avendita di Cascia nella Basilica Cattedrale di Spoleto (e ancora tra i terremotati a S. Pellegrino di Norcia nel pomeriggio. Prima di ogni celebrazione c'è stata la benedizione dei ramoscelli di ulivo. A Spoleto, in una Cattedrale gremita di fedeli, il pensiero dell'Arcivescovo è andato agli ultimi suicidi di giovani che hanno sconvolto la città: "Guardando a Gesù sofferente noi riconosciamo nel suo il volto sfigurato dei nostri ragazzi che si buttano dal Ponte delle Torri in una muta richiesta di aiuto, sopraffatti dalla solitudine e dalla disperazione. E vediamo tutti quegli altri che, anche qui nella nostra città, in famiglia, nella scuola e nei Convitti, smarriti e disorientati, cercano spesso consolazione e risposta alle loro attese nell'alcool e nella droga. Sono ragazzi che in mille modi, direttamente o indirettamente, domandano e aspettano accoglienza ed ascolto".segue

 

"Perché nell'età in cui si smette di essere bambini, magari senza consapevolezza, cercano qualcuno che abbia a cuore il loro destino, un volto che li sfidi a capire di cosa hanno veramente bisogno, che li aiuti a trovare un senso forte alla vita». Poi, mons. Boccardo ha condiviso con i presenti una lettera che gli ha inviato una ragazza di un Istituto Superiore di Spoleto. La richiesta d'aiuto che viene dai giovani. A Perugia il cardinale Gualtiero Bassetti nell'omelia della celebrazione eucaristica della Domenica delle Palme, in una gremita cattedrale di San Lorenzo ha detto di "ricordare con commozione come anche noi vivevamo da bambini il nostro incontro con Gesù. E ora da adulti dimostriamo la nostra coerenza a vivere e a testimoniare il Vangelo, come ci dice papa Francesco, per formare una comunità che sia discepola del Vangelo ed una Chiesa che fissi sempre più il suo sguardo al volto di Cristo e alle sue parole. Sì, proprio come facevano i bambini di Gerusalemme, che sono il nostro modello, offriamo a Dio, alla religiosità, alla fede, alla grazia il primo posto nella nostra vita». Commentando il racconto della Passione di Gesù secondo Matteo, il cardinale ha sottolineato che "il Figlio di Dio ha dato tutto, si è messo completamente in gioco e noi rimaniamo stupefatti dinanzi allo spettacolo di un Dio che si dona per amore, un Dio che muore sulla croce. E quella croce diventa la "bilancia del nostro riscatto". Avviandosi alla conclusione, il cardinale ha ricordato che è necessario compiere, in preparazione alla Pasqua, anche opere di carità verso i fratelli più bisognosi. Il suo pensiero-appello è stato per i cristiani di Terra Santa, che hanno bisogno, mai come in questo momento, del nostro aiuto. «Un tempo la "Colletta per la Terra Santa" – ha ricordato il presule, come riportato in una nota – serviva a finanziare le opere di mantenimento delle chiese e dei luoghi sacri, oggi serve soprattutto per sostenere l'accoglienza di migliaia di profughi provenienti dalla Siria in guerra». Sono intere famiglie di cristiani in fuga, che trovano una prima accoglienza nei luoghi dove nacque Gesù prima di arrivare in Italia, anche con il progetto del "Corridoio umanitario" promosso dalla Comunità di Sant'Egidio e dalla Caritas italiana con il sostegno del Governo. Una di queste famiglie siriane è accolta dallo scorso autunno dalla comunità parrocchiale di Santa Maria di Colle in Perugia. Per dare un ulteriore segno di servizio e vicinanza della Chiesa, di esempio per l'intera comunità diocesana perugino-pievese, il cardinale Bassetti, come lui stesso ha annunciato a conclusione della celebrazione, compirà il rito della lavanda dei piedi della Coena Domini in cattedrale, Giovedì Santo (13 aprile, ore 18), a una famiglia di profughi, ad un gruppo di lavoratori alle prese con la difficile situazione occupazionale e ad alcuni giovani che si preparano al Sinodo dei vescovi a loro dedicato. abstract - Com. stampa a cura di Francesco Carlini (Spoleto) e Riccardo Liguori Perugia


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