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Mercoledì 12 Aprile 2017 19:05

Perugia: Card. Bassetti alla Messa Crismale: «Soltanto insieme, non da soli, potremo capire come resistono "i poveri di Dio" nelle prove, anche le più aspre».

(CIS) - Perugia apr. - Anche quest'anno è stata particolarmente partecipata la Messa Crismale nella cattedrale di San Lorenzo in Perugia, Mercoledì Santo 12 aprile, presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti insieme all'emerito mons. Giuseppe Chiaretti, al vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti e all'abate benedettino Giustino Farnedi. E' una celebrazione che vede sempre centinaia di fedeli e le famiglie dei ragazzi che nel corso dell'anno ricevono il sacramento della Cresima, provenienti anche dalle parrocchie di periferia. Apertasi con la tradizionale processione di sacerdoti diocesani e religiosi, diaconi e seminaristi - percorrendo piazza IV Novembre accanto alla splendida duecentesca Fontana Maggiore per poi far ingresso in cattedrale -, questa celebrazione rappresenta il segno tangibile di unità dell'intera comunità ecclesiale attorno al suo Pastore nel giorno in cui i sacerdoti rinnovano la loro promessa formulata nel momento dell'ordinazione presbiterale e culmina con la consacrazione degli oli santi. Il cardinale Bassetti, nell'omelia, ha sottolineato «il significato di cui è particolarmente ricca la celebrazione di questa sera», introducendo la sua riflessione con una domanda: «Cosa chiede Gesù particolarmente per voi sacerdoti, per voi consacrati, per tutto il popolo di Dio? Padre falli uniti, falli santi! Padre, che appartengano totalmente a te, che cerchino te solo! Padre consacrali! "Che siano una cosa sola", che siano uomini e donne di comunione. Questa nostra Chiesa ne ha bisogno!» segue

 

«Dobbiamo pensare anzitutto - e' detto in una nota - alla responsabilità dell'olio dei catecumeni nel battesimo – ha sottolineato il porporato –. Siamo stati battezzati per essere popolo di Dio in cammino e costituire secondo la prima lettura del Terzo Isaia, "i poveri di Dio". Essi non sono una categoria sociale. Costituiscono invece il gruppo religioso, il "santo resto", che a causa della sua fedeltà al Signore viene disprezzato e confinato ai margini. Questa verità ci dice con chiarezza quanto noi siamo Chiesa del Signore, quanto siamo credenti, cioè anzitutto fedeli al battesimo e al discepolato. L'acqua del battesimo corse una volta, ma seguita misticamente a dover scorrere nella nostra vita fino all'ultimo respiro. Per i cristiani, il battesimo spesso rimane un fatto chiuso all'inizio della vita e non un cammino che la coinvolge totalmente. E troviamo perciò l'assurdo di migliaia e migliaia di cristiani che si sentono tali senza vivere il battesimo". Avviandosi alla conclusione, il Cardinale Bassetti, Arcivescovo di Perugia ha detto, come riporta la nota: "Carissimi, io sento il bisogno di dichiarare a voi e a me che le rese, le crisi, gli abbattimenti, gli scompigli, attribuiti speso a cose secondarie, sono il frutto della mancanza di una fede forte, sono il segno di una fede fragile e di una spiritualità povera che dobbiamo cambiare, se siamo credenti nell'unzione dello Spirito avvenuta nella nostra vita. E soltanto insieme, non da soli, potremo capire come resistono "i poveri di Dio" nelle prove, anche quelle più aspre». R. L.


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