"Per tre dei quali – ha detto Marini - sono già stati effettuati gli affidamenti, mentre per un quarto si sta completando la fase dell'affidamento. L'obiettivo è rispettare il cronoprogramma, lavorando insieme per affrontare questa fase trovando le giuste soluzioni tecniche". Dopo aver raccolto le istanze e preoccupazioni degli agricoltori di Castelluccio di Norcia, il commissario Errani ha detto che "bisogna cercare di concretizzare tutto il possibile. Ci vogliono tempi operativi certi, partendo dalla convinzione che non sarà come prima del 24 agosto, ma non bisogna rinunciare. Ricostruire richiede fiducia – ha sottolineato - bisogna ricostruire questo spirito e costruire una metodologia seguendo passo passo i vari passaggi senza perdere di vista l'obiettivo, aggiustando il tiro via via. Bisogna ragionare in modo pragmatico, verificando il rispetto degli impegni". "L'impianto della ricostruzione c'è già – ha proseguito - Lo Stato ha fatto uno sforzo grandissimo. Ora è il momento di costruire un'idea di ricostruzione attraverso la definizione delle perimetrazione e la ridefinizione degli aggregati. Ci sono stati quattro eventi sismici e ogni volta si è dovuto ricominciare da capo". "Non è stata un'emergenza ordinaria – ha ricordato il commissario per la ricostruzione Errani - e dobbiamo studiare anche nuove procedure e individuare un nuovo modo per la tracciabilità delle proprietà. Solo insieme si darà ordine alle priorità verificando di volta in volta". Nell'incontro a San Pellegrino, la presidente Marini ha ricordato - e' detto in una nota - che "siamo entrati nella fase operativa; l'ordinanza 19 disciplina la ricostruzione e i cittadini avranno tutto il supporto degli uffici regionali per le informazioni. In questa frazione abbiamo avuto danni significativi e, quindi, vanno definiti aspetti non secondari che in alcuni casi potranno essere individuati in un percorso di confronto con i cittadini finalizzato a garantire in tempi certi una ricostruzione in massima sicurezza anche con verifiche geologiche". "Un incrocio perfetto tra prezziario e computo parametrico garantisce una ricostruzione corretta - ha detto Errani - ma serve un criterio di equità e solidarietà. Le ordinanze si possono modificare e adeguare alle esigenze perché nessuno è in grado di rispondere a priori con un'ordinanza a problemi che sorgono in seguito. Ciò vale anche per le scadenze che devono tener conto delle situazioni. Dobbiamo discutere riducendo i tempi, ma nel caso della perimetrazione è importante il confronto, ma bisogna necessariamente trovare una sintesi – ha rilevato - pensando che non si può ricostruire com'era prima e dov'era prima, perché una volta ricostruito rischiamo che non ci sia più nessuno perché il terremoto ha fatto da acceleratore ad un processo di spopolamento già in atto". fonte com