City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Venerdì 21 Aprile 2017 16:00

A Osimo la prima residenza per anziani che offre assistenza di qualità certificata

(CIS) - Osimo (AN) apr. – L'Istituto Grimani Buttari di Osimo, in provincia di Ancona, è la prima residenza sanitaria assistita in Italia cui viene conferito il Certificato Sigillo Qualità Italia Longeva. Si tratta di una certificazione a garanzia della rispondenza delle prestazioni sanitarie erogate alle più importanti linee guida ed evidenze scientifiche in campo clinico. Il Certificato è stato messo a punto da Italia Longeva - il network scientifico dedicato alle tematiche dell'invecchiamento istituito da Ministero della Salute, Regione Marche e IRCCS INRCA - in collaborazione proprio con l'INRCA e con il supporto tecnico di Bureau Veritas Italia. Consiste non tanto in un riconoscimento ispirato alla logica della premialità, ma piuttosto in un vero e proprio percorso di miglioramento. Consente infatti alle RSA, che su base volontaria decidono di intraprenderlo, di ottenere – in caso di esito positivo della verifica – un apposito sigillo quale riconoscimento della certificazione d'eccellenza. Il Certificato 'Sigillo Qualità Italia Longeva' si basa sull'approccio della certificazione ISO 9001-2015 e sulle misure di qualità riportate nella letteratura internazionale, derivate in particolare dagli strumenti di valutazione multidimensionale InterRAI: un protocollo di valutazione globale – simile alla check list che utilizzano i piloti prima del decollo – che attraverso un percorso guidato mira alla corretta e capillare registrazione dei parametri clinici e delle vaste problematiche assistenziali dell'anziano presso una residenza sanitaria. segue

"Il progressivo invecchiamento della popolazione, l'aumento della speranza di vita e la crescita del numero di pazienti anziani e cronici hanno segnato il fallimento dell'approccio ospedale-centrico all'assistenza continuativa – ha dichiarato Roberto Bernabei, Presidente di Italia Longeva, nel corso della cerimonia di consegna del Certificato presso la Casa Grimani Buttari di Osimo, come riportato in una nota –. Il futuro è delle strategie utili a potenziare la domiciliarità, o in alternativa una residenzialità assistita affidabile e di qualità comprovata: il Sigillo Qualità Italia Longeva va proprio nella direzione di comunicare, e così di garantire e di promuovere, le strutture italiane che sono in grado di offrire i servizi migliori e scientificamente validati. Ciò all'interno di un panorama nazionale – ha proseguito Bernabei – in cui sono presenti più di 12.200 presidi residenziali, per un totale di oltre 384.000 posti letto, caratterizzati da eterogeneità dei servizi e scarsa misurazione delle ricadute assistenziali. Noi vogliamo che questa importante risorsa, per la nostra che è la seconda nazione più vecchia del mondo, non si conquisti gli onori della cronaca solo in occasione di tristi episodi di malasanità e persino di violenza, ma che piuttosto, attraverso una certificazione basata sulle evidenze scientifiche, diventi uno dei fiori all'occhiello dell'organizzazione socio-assistenziale del nostro Paese". "La Regione Marche ha lavorato da sempre per dare qualità organizzativa e strutturale all'offerta residenziale – ha dichiarato Giovanni Santarelli, dirigente del Servzio Politiche sociali della RegioneMarche nel suo intervento conclusivo- grazie anche ad una serie di interventi normativi e finanziari di grande portata e innovazione. Ora siamo in una situazione di importante aggiornamento di tutti gli atti e i programmi a partire dal sistema di accreditamento avviato con l'approvazione della l.r. 21/2016 a cui si darà seguito con i manuali nei quali verranno ridefinite le modalità di accreditamento. In tale ambito valorizzeremo i percorsi di umanizzazione, la partecipazione degli utenti alla vita della struttura, la formazione del personale. Le indicazioni emerse in questa sede, così come proposte da Italia Longeva e sperimentate sulla struttura Grimani Buttari, verranno prese in considerazione in questa fase di aggiornamento del sistema assieme ad altre indicazioni che arriveranno dal territorio nel corso delle consultazioni che faremo nei prossimi mesi. Accanto a questo però sarà nostra premura lavorare anche sul fronte della domiciliarità e dell'azione preventiva nell'ambito di progetti di longevità attiva sui quali stiamo ragionando assieme ad INRCA". abstract fonte com


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