"Il progressivo invecchiamento della popolazione, l'aumento della speranza di vita e la crescita del numero di pazienti anziani e cronici hanno segnato il fallimento dell'approccio ospedale-centrico all'assistenza continuativa – ha dichiarato Roberto Bernabei, Presidente di Italia Longeva, nel corso della cerimonia di consegna del Certificato presso la Casa Grimani Buttari di Osimo, come riportato in una nota –. Il futuro è delle strategie utili a potenziare la domiciliarità, o in alternativa una residenzialità assistita affidabile e di qualità comprovata: il Sigillo Qualità Italia Longeva va proprio nella direzione di comunicare, e così di garantire e di promuovere, le strutture italiane che sono in grado di offrire i servizi migliori e scientificamente validati. Ciò all'interno di un panorama nazionale – ha proseguito Bernabei – in cui sono presenti più di 12.200 presidi residenziali, per un totale di oltre 384.000 posti letto, caratterizzati da eterogeneità dei servizi e scarsa misurazione delle ricadute assistenziali. Noi vogliamo che questa importante risorsa, per la nostra che è la seconda nazione più vecchia del mondo, non si conquisti gli onori della cronaca solo in occasione di tristi episodi di malasanità e persino di violenza, ma che piuttosto, attraverso una certificazione basata sulle evidenze scientifiche, diventi uno dei fiori all'occhiello dell'organizzazione socio-assistenziale del nostro Paese". "La Regione Marche ha lavorato da sempre per dare qualità organizzativa e strutturale all'offerta residenziale – ha dichiarato Giovanni Santarelli, dirigente del Servzio Politiche sociali della RegioneMarche nel suo intervento conclusivo- grazie anche ad una serie di interventi normativi e finanziari di grande portata e innovazione. Ora siamo in una situazione di importante aggiornamento di tutti gli atti e i programmi a partire dal sistema di accreditamento avviato con l'approvazione della l.r. 21/2016 a cui si darà seguito con i manuali nei quali verranno ridefinite le modalità di accreditamento. In tale ambito valorizzeremo i percorsi di umanizzazione, la partecipazione degli utenti alla vita della struttura, la formazione del personale. Le indicazioni emerse in questa sede, così come proposte da Italia Longeva e sperimentate sulla struttura Grimani Buttari, verranno prese in considerazione in questa fase di aggiornamento del sistema assieme ad altre indicazioni che arriveranno dal territorio nel corso delle consultazioni che faremo nei prossimi mesi. Accanto a questo però sarà nostra premura lavorare anche sul fronte della domiciliarità e dell'azione preventiva nell'ambito di progetti di longevità attiva sui quali stiamo ragionando assieme ad INRCA". abstract fonte com