"Significa augurarsi che non venga meno - ha aggiunto Valli - uno dei fondamenti della democrazia: il pluralismo delle idee e dell'informazione. Il giornalismo locale è un elemento fondamentale della vita sociale, culturale, politica della nostra regione... Anche per questo il lavoro che le Chiese umbre stanno facendo per rinnovare i media cattolici è un segno di speranza, una scommessa sul futuro nella convinzione che anche in questo la Chiesa esprime la cura per le persone». C'e' poi la qualita' dell'informazione, le notizie false che circolano - diciamo noi di Cis - sempre piu' sui social. "La causa di questa sofferenza dei media in generale, dovuta non poco alla disaffezione di sempre maggiori lettori e tele-radio ascoltatori, va ricercata alla scarsità di notizie positive, che comunicano, come dice il Papa, "speranza e fiducia". A sottolinearlo è mons. Paolo Giulietti nel suo editoriale dal titolo "C'è fame di notizie buone", pubblicato sempre da La Voce nell'ultimo numero. Quella sulla qualità dell'informazione non è una questione secondaria – puntualizza il presule –. A fare problema non sono solo o tanto le "fake news", cioè le notizie intenzionalmente false o parziali, la cui negatività è evidente quanto quella del veleno. Il grosso danno lo fanno invece le cattive notizie, spesso ricercate con cura, offerte con costanza e presentate con enfasi o, come si dice in gergo, "strillate"... Nel suo messaggio, il Papa invita i media a imboccare una strada diversa: "uno stile comunicativo aperto e creativo, che non sia mai disposto a concedere al male un ruolo da protagonista, ma cerchi di mettere in luce le possibili soluzioni, ispirando un approccio propositivo e responsabile nelle persone a cui si comunica la notizia". Abstract a Cura di Riccardo Liguori. Come commento, noi di Cis diciamo che l'arrivo del Cardinale Gualtiero Bassetti alla CEI, puo' dare una grande mano a questo "cambiamento", anche nei confronti di una maggior presenza della comunicazione ecclesiale a livello nazionale. Non solo quindi news dal Vaticano, ma anche dalle diocesi d'Italia che tanto fanno per una giusta e adeguata comunicazione, troppo spesso pero' ignorata dai media nazionali e dalle Agenzia di Stampa, loro, fonte primaria. In Umbria tanto per fare un esempio, e' rimasta operativa soltanto l'ANSA; le altre agenzie Italia, AdnKronos e Ansanews non hanno piu' collaboratori,(quindi notizie stop) questo "per risparmiare - dice il sindacato - duecento euro a mese o giu di li', ma "colpendo" un settore informativo che invece deve necessariamente crescere per dare fiducia alle genti.