City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Martedì 04 Luglio 2017 16:18

Spoleto 7-8 luglio; scenari futuri in epatologia, dall’epatite cronica da virus C al fegato grasso

(CIS) - Spoleto/Terni, lug. - "Scenari futuri in epatologia" è il titolo del congresso medico organizzato dal direttore della struttura complessa di Epatologia e Gastroenterologia dell'Azienda Santa Maria di Terni, Mariano Quartini, e dalla responsabile della struttura semplice dipartimentale di Epatologia della USL Umbria 2, Maria Oliva Pensi, nell'ambito dei consolidati rapporti di collaborazione tra le due Aziende che si terra' il 6 e 7 luglio all'Hotel Albornoz di Spoleto. Si discuterà in particolare di prevenzione, nuove possibilità di cura e metodiche diagnostiche, compreso il ruolo dei fattori genetici, in un'epoca in cui l'epatologia sta vivendo straordinari cambiamenti. L'appuntamento di rilievo internazionale per la qualità e il livello dei relatori, sarà anche un'occasione di integrazione con il concomitante Festival dei 2 Mondi, tanto da essere stato inserito nel programma del festival stesso con la prospettiva di edizioni future. Nella prima giornata di lavoro (6 luglio) saranno affrontati i nuovi paradigmi nell'Epatite Cronica da HCV nell'era dei nuovi e potenti farmaci antivirali. Il Virus C - una delle cause più frequenti anche nel nostro paese delle malattie croniche del fegato fino alla cirrosi e sue complicanze- oggi è eliminabile definitivamente in oltre il 90% dei casi e sono in arrivo ancora nuove molecole per ottimizzare ulteriormente questi già forti risultati. Si assiste così a un fatto epocale, chi scoprì questo virus nel 1989 oggi può assistere di fatto alla sua eliminazione. segue

 

Questo - spiega una nota - avrà un impatto forte e significativo a vari livelli dell'assistenza sanitaria dei malati fino al trapianto di fegato. Nel congresso si discuterà oltre che di questi risultati, anche di come affrontare i casi che non rispondono a queste terapie e a come valutare e gestire i pazienti che avevano già la cirrosi al momento dell'eliminazione del virus.Nella seconda giornata, il 7 luglio, si parlerà invece della steatosi epatica, una condizione più nota come fegato grasso, che è legata in particolare alle abitudini quotidiane e agli stili di vita e che riguarda tutte le fasce della popolazione a partire da quella pediatrica. La steatosi epatica, che può evolversi sempre in cirrosi, avrà un impatto sociale sempre più importante e significativo, tanto che la comunità scientifica internazionale prevede che tra circa 15 anni sarà la malattia di fegato più diffusa. fonte com abstract


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