"Ho accettato con entusiasmo e ringrazio il Vescovo e l'Ufficio beni culturali della Diocesi - e' detto in una nota - per questa opportunità: è solo uno dei tanti segni di prossimità che la Chiesa di Spoleto-Norcia riserva a noi terremotati». La D'Abbraccio al momento sta restaurando, previa autorizzazione della Sovrintendenza e con i finanziamenti giunti dal museo diocesano di Padova, una tela del '600 raffigurante la Madonna con Bambino tra Santi del pittore fiorentino Anastasio Fontebuoni, estratta dopo il terremoto del 30 ottobre dalle macerie della chiesa di S. Agostino a Norcia. Sono in programma, poi, il restauro del Cristo parlante del '400 che si trovava nella Concattedrale di Santa Maria (finanziato dall'associazione "L'arte rinasce dall'arte" di Oristano) e quello della tavola del 1561 raffigurante la Resurrezione di Lazzaro di Michelangelo Carducci che si trovava nella basilica di S. Benedetto (finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto). Il laboratorio è stato visitato, in occasione del recente Festival dei 2 Mondi di Spoleto da Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile. "Il laboratorio di restauro delle opere d'arte ferite dai terremoti avviato da Emanuela D'Abbraccio nel Museo Diocesano di Spoleto – afferma l'arcivescovo Boccardo – è un ulteriore segno di speranza per questi nostri territori duramente provati dal sisma e quanto prima desiderosi di tornare alla normalità». fonte com F.C.