City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Mercoledì 20 Settembre 2017 20:00

Presentato atto programmazione 2017/18 sulla sicurezza urbana. L'Umbria e' sicura

(CIS) – Perugia set. - – Esprime soddisfazione il vicepresidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, per l'approvazione stamani da parte della prima commissione dell'Assemblea legislativa dell'Umbria dell'atto di programmazione 2017/2018 in materia di sicurezza urbana, previsto dalla legge '13/2017 che contiene i criteri per il nuovo avviso per la presentazione da parte dei Comuni di progetti sulla sicurezza urbana. "L'atto tra i suoi allegati – ha spiegato il vicepresidente Paparelli – comprende anche la relazione sulla sicurezza in Umbria e un approfondimento sulla vittimizzazione e percezione della sicurezza sui quali la Prima commissione ha deciso di dedicare un'audizione con gli estensori della ricerca". "Gli studi presentati – ha detto il vicepresidente – sono frutto di un percorso di collaborazione intrapreso negli ultimi anni dall'Assessorato regionale alla Sicurezza Integrata e Polizia Locale e dal Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Perugia, che risponde all'esigenza di fotografare la realtà territoriale, sia sul versante della criminalità ufficialmente rilevata e perseguita, sia sul versante della vittimizzazione reale e della sua percezione sotto forma di 'sentimento di insicurezza', quindi della 'percezione' che i cittadini hanno del livello di sicurezza nella comunità, in base al dettato della legge regionale 13 in materia. Il lavoro di rilevazione e analisi dei dati risulta sempre più necessario al fine di sviluppare e intraprendere politiche e iniziative condivise e integrate in tema di sicurezza dei cittadini". In particolare il rapporto "Criminalità e sicurezza in Umbria" elaborato dall'Università degli Studi di Perugia fa emergere un dato decisamente incoraggiante: "il numero complessivo di reati denunciati in Umbria è in costante diminuzione dal 2013 – afferma Paparelli evidenziando che lo studio, prendendo in considerazione gli ultimi sei anni, rileva che "l'andamento dei reati è stato di crescita tra il 2010 e il 2013 e di successivo e costante calo nel recente triennio, fino a raggiungere un livello inferiore anche rispetto al 2010, con una contrazione del 12,5 per cento".Dal rapporto, che ha focalizzato l'attenzione sull'andamento della criminalità in Umbria, in base alle statistiche ufficiali prodotte dall'Istat per il periodo 2010-15 e dai relativi aggiornamenti per l'anno 2016, messi a disposizione dalla Prefettura di Perugia emerge che "l'Umbria era e rimane una regione sicura – afferma il vicepresidente Paparelli – Lo dimostra il dato che la diffusione delle vittime di reato e la loro incidenza sul totale della popolazione residente è inferiore rispetto a quanto generalmente avviene nel resto d'Italia. Infatti, in tutti i reati che provocano la maggior parte di vittime, la regione Umbria evidenzia tassi di diffusione e di incidenza sulla popolazione decisamente più bassi rispetto all'insieme nazionale". abstract fonte com


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