(CIS) – Perugia, set. – C'e una svolta per lo scalo San Francesco di Assisi? Oltre alla tratta Ryanair per e da Francoforte (da aprile 2018) annunciata da mister Alborante, Sales e marketing per l'Italia della compagnia irlandese, ora una nuova buona notizia: il collegamento con Madrid per catturare tutto quel turismo del Sud America e permettere agli umbri e non solo (un bacino delle regioni dell'Italia Centrale, superiore a 1 milione 200 mila pax) di volare in Spagna. Infatti il direttore generale della Sase all'ng. aeronautico Piervittorio Farabbi, forse in uno dei suoi ultimi atti ufficiali per la societa' di gestione dello scalo umbro essendo stato nominato direttore generale della societa' SACAL (che gestisce Crotone, Lamezia Terme, Reggio Calabria - (da gennaio operera' li'?) e' volato a Barcellona per un incontro definitivo con i vertici di Air Europe, alla fiera dell'aviazione. L'ipotesi sulla quale si lavorava da tempo, conosciuta dal CDA di Sase, era appunto quella di aprire una tratta bisettimanale con l'hub di Madrid, cosa che ora sembra raggiunta. La conferma si potra' avere dopo il rientro dell'ing. Farabbi e uno specifico consiglio di amministrazione con i membri che lo compongono, dal Presidente Ernesto Cesaretti, al direttore generale di Sviluppumbria Mauro Agostini, al presidente della CDA Giorgio Mencaroni, all'vv. Laura Tulli, al ing. Umberto Golinelli entrato nel Cda come esperto avendo gestito lo scalo di Rimini, impegnato nelle vicende prima FlyMarche e poi FlyVolare, chiuse in malo modo, con lo stop ai voli per il tour-operator e per mancanza di COA da Malta, per il secondo. segue
La notizia ufficiale che l'ing. Farabbi lascera' la direzione dello scalo umbro, al momento non c'e' da parte di Sase; solo indiscrezioni su siti e quotidiani calabresi. Lo interessato non commenta, ma negli ambienti aeroportuali umbri, tra gli operatori del San Francesco, si vociferava da tempo di una sua possibile uscita, forse anche in disaccordo con qualche scelta (o piu' scelte) operate da questo CDA e anche dai ritardi sui progetti di ristrutturazione ed ampiamento delle sale d'imbarco dello scalo. Infatti e' ormai da tempo all'attenzione degli esperti Enac, il progetto di area sterile "trasferito a Roma" che inglobi le attuali attivita' commerciali, per ampiare e rendere maggiormente vivibile ai passeggeri, l'attesa dell'imbarco, necessarissimo se nell'ottica di un aumento dei voli in contemporanea. Quindi controlli di sicurezza, ingresso in aera sterile e possibilita' di girare liberamente ed acquistare beni (tra cui liquidi, vino, olio..ecc. che oggi sono solo trasportabili in stiva), come negli altri aeroporti del mondo e non nel bagaglio a mano, anche se chiusi in apposita shopping-bag sigillata. pp