City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Giovedì 28 Settembre 2017 10:25

Economia: Ricci (RP) necessario cambiare. Su aeroporto Sase dia risposte su FlyVolare

(CIS) – Perugia set. - - "I dati reali sono chiari e confermati, da molte fonti, in Umbria: negli ultimi 10 anni il Pil cala di 2mila euro in più della media nazionale, la povertà arriva al 12 per cento e le attività continuano a chiudere: nel secondo trimestre 2017 meno 3mila posti di lavoro, dall'inizio della crisi bisogna recuperarne oltre 15mila". Così il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci presidente) secondo il quale anche la citata ripresa in Umbria non è percepita, in quanto non esiste. L'Istat – ha commentato Ricci - dichiara che gli umbri, nel 40% dei casi, citano la propria condizione peggiorata nell'ultimo anno. Siamo il terzo peggior risultato nazionale". "La conclusione è ovvia – ha spiegato Ricci, come riporta una nota -: speriamo che le persone, le attività e le categorie socio economiche dell'Umbria nel 2020 decidano di cambiare (elezioni regionali - ndr -), privilegiando la 'capacità di fare' per scegliere il merito e il meglio in ogni settore. Bisogna eliminare –ha concluso - sprechi e inefficienze e semplificare per sostenere, con le risorse aggiuntive, lo sviluppo di nuovi posti di lavoro, infrastrutture e servizi di trasporto, sostegni sociali e meno tasse, a partire dall'Irap regionale sulle imprese". Le motivazioni di questa situazione sono varie; la crisi in Umbria si sente ancora e in alcuni casi e' peggiorata con vertenze in varie importanti aziende. Alcuni nomi: Perugina (360 dipendenti in una lista di licenziamenti - vertenza in atto), un centinaio alla Colussi, altri 60 nel settore energia, incertezze per i giovani e meno giovani (i 50enni usciti daiprocessi produttivi per chiusere imprese) nella ricerca di lavoro stabile, non solo per qualche mese. segue

 

C'e' poi il problema delle infrastrutture, dei trasporti (Umbria mobilita', FCU linea che dovra' essere tutta rimodernata con fortissimi investimenti; ritardi notevoli sulla mobilita' elettrica), finanche al trasporto aereo. Proprio su questo Claudio Ricci (Rp) ha annunciato la presentazione di una interrogazione per "ripensare la gestione della Sase dell'aeroporto dell'Umbria". Per Ricci "la Regione si deve tutelare e chiedere la verifica degli organi di controllo per la discrasia della Sase con Fly Volare e Fly Marche". In pratica un atto di accusa – leggerezza? – lanciato da Ricci nei confronti dei nuovi vertici di Sase, in particolare gli "esperti" venuti da fuori regione. Nell'atto, Ricci chiede di conoscere "la reale situazione contrattuale e legale fra Sase e Fly Volare, nonché se sono vere le notizie delle risorse già versate malgrado Fly Volare non abbia, a oggi, comunicato l'avvenuto ottenimento delle due autorizzazioni necessarie per volare, che erano state annunciate per fine settembre". Ricci domanda, inoltre, "se la Regione Umbria, attraverso Sviluppumbria, qualora Fly Volare non comunichi notizie e tempi certi, intende attivarsi a tutela dell'immagine e delle risorse pubbliche impiegate agendo nelle sedi deputate al controllo degli atti. Infine si chiede se, viste le palesi discrasie gestionali avvenute con Fly Volare e Fly Marche, si intende agire sugli assetti gestionali e direzionali della Sase, la società di gestione dell'aeroporto dell'Umbria". Ad oggi - scrive Ricci - non sono stati comunicati aggiornamenti sulla previsione, citata da Fly Volare, che a fine settembre sarebbero state ottenute le due autorizzazioni necessarie per volare". fonte c om


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