(CIS) - Ancona, set. - I dati sul riutilizzo del rifiuto - macerie sono ottimi - e' stato sottolineato nel corso di un incontro con la stampa in Regione - nel punto di raccolta di Monteprandone su 42mila tonnellate di macerie in entrata, solo 51 sono andate in discarica, mentre le restanti sono state recuperate o come inerti per costruzioni stradali, oppure come legname e metalli. Ancora migliore il dato del centro di Tolentino, dove su 49mila tonnellate entrate, solo 24 sono andate in discarica. Un premio europeo è stato conferito a Maastricht all'Unita di crisi marchigiana del Mibact, che in stretto contatto con la Regione e le ditte operatrici, lavora alla delicata e impegnativa gestione dei beni culturali coinvolti nelle macerie. "2400 schede di rilievo, 9mila beni mobili recuperati, duemila e cento metri lineari di archivi e 4mila volumi recuperati, 647 beni monumentali messi in sicurezza ad oggi, sono numeri che danno l'idea dell'enorme lavoro che le strutture Mibact delle Marche, coadiuvate da personale ministeriale proveniente da altre regioni, stanno facendo, in zone periferiche e difficilmente raggiungibili", ha detto Furst. Dopo il reperimento dei beni culturali, che avviene operando in loco, la gestione della catalogazione e conservazione avviene con tecnologie all'avanguardia. Anche attraverso microchip, i singoli frammenti vengono associati a ciascun bene architettonico, per la futura ricostruzione. fonte com
Giovedì 28 Settembre 2017 19:09
Sisma/Marche: la gestione delle macerie. Ottimi dati sul riutilizzo
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cronaca