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Mercoledì 04 Ottobre 2017 15:11

Operazione antimafia: 37 arresti appartenenti a clan Rinzivillo. Arresti anche in Germania. Sequestri per 11 mln euro

(CIS) – Roma, ott. - 600 tra operatori di Polizia, appartenenti al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, alla Questura di Caltanissetta, al Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma nonché alla Polizia Criminale di Colonia (Germania), stanno eseguendo due ordinanze di custodia cautelare (in carcere e ai domiciliari), nei confronti di 37 soggetti, affiliati al clan mafioso Rinzivillo ovvero responsabili di plurime condotte criminali aggravate dal metodo mafioso. Le Operazione denominate "DRUSO" e "EXTRA FINES" hanno visto il G.I.P. del Tribunale capitolino, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, a seguito delle indagini condotte dal G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Roma e dal Reparto Operativo – Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Roma, a disporre l'arresto di 10 soggetti, tra cui il boss gelese Rinzivillo Salvatore, da tempo dimorante a Roma, per intestazione fittizia di società al fine di eludere la normativa antimafia in materia di misure di prevenzione patrimoniali, traffici di droga sull'asse Germania – Italia, destinati a rifornire il mercato della Capitale, ed un grave episodio estorsivo, aggravato dalle modalità mafiose. A tale proposito - spiega una nota della procura nazionale Antimafia e Antiterrorismo - le indagini svolte, consistite in intercettazioni telefoniche, ambientali e complessi accertamenti economico–patrimoniali, hanno permesso di documentare tutte le fasi dell'estorsione (180mila euro) nei confronti della famiglia BERTI, titolare del rinomato CAFÈ VENETO, sito nella centralissima Via Veneto della Capitale. segue

 

L'operazione molto complessa ha visto il G.I.P. del Tribunale nisseno, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta a disporre l'arresto di 31 soggetti, per associazione di stampo mafioso, plurimi episodi di estorsione e detenzione illegale di armi, riciclaggio e autoriciclaggio, intestazione fittizia di società al fine di eludere la normativa antimafia in materia di misure di prevenzione patrimoniali e traffici di droga. Le sinergiche attività investigative, anche in questo caso consistite in numerose intercettazioni telefoniche e ambientali, attività dinamica e mirati accertamenti economico patrimoniali, hanno permettesso di attestare l'attuale operatività della famiglia mafiosa RINZIVILLO operante principalmente nel mandamento di Gela, ma con articolazioni appunto anche nel Lazio, in Lombardia e pure in Germania. L'organizzazione, peraltro - prosegue la nota  - è risultata allo stato composta da un'ala criminale – che si occupa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, estorsioni, intestazioni fittizie e traffico di armi – e da un'ala imprenditoriale, che si occupa invece di edilizia, di trasferimento fraudolento di beni nonché di commercializzare autoveicoli, alimenti in genere e prodotti ittici in particolare. Il "patto mafioso" sul commercio di pesce, consentiva al RINZIVILLO Salvatore di "infiltrarsi" nel mercato di settore per mezzo di imprese mafiose da lui controllate, riferibili ai gelesi GIANNONE Carmelo e Angelo, padre e figlio. Contatti c'erano anche con esponenti mafiosi di Mazara del Vallo (costringendo taluni imprenditori locali a fornire il pesce a credito piuttosto che a fronte di pagamento in contante all'atto della consegna), con importanti pregiudicati messinesi e perfino con un boss italo-americano del calibro di DE VARDO Lorenzo, di stanza a New York, anche per l'avvio di importanti iniziative economico-commerciali, soggetto noto sin dai tempi del maxi processo di Palermo, quale appartenente alla "famiglia mafiosa BONANNO - fazione CATALANO di Cosa Nostra". Ma v'è di più: le indagini della D.D.A. di Caltanissetta e Roma chiarivano come l'Avv. D'AMBRA si preoccupasse addirittura di raccogliere notizie su indagini in corso, specie se relative a RINZIVILLO Salvatore, onde poter assumere le necessarie contromisure elusive delle investigazioni. Sul punto, ai medesimi fini, RINZIVILLO Salvatore fidelizzava i due nominati infedeli pubblici ufficiali PETRONE Cristiano e LAZZARI Marco. All'Avv. D'AMBRA che al LAZZARI è stata contestata la condotta illecita di concorrenti esterni rispetto all'associazione mafiosa Cosa Nostra, nella componente denominata clan RINZIVILLO, avendo posto a disposizione del boss RINZIVILLO Salvatore i propri servigi, funzionali agli illeciti scopi. Da ultimo, come detto, analoga operatività illecita della famiglia RINZIVILLO emergeva in Germania, dove RINZIVILLO Salvatore rivitalizzava la cellula criminale, operante nelle città di Karlsruhe e di Colonia, nei land tedeschi di Baden-Wüttemberg e della Renania Settentrionale-Westfalia, individuando nell'insospettabile e incensurato MARTORANA Ivano, di origini gelesi ma da sempre di stanza in Germania, il nuovo luogotenente, unitamente allo zio ROSA Paolo, altro gelese trasferitosi in Germania e già collegato al capo famiglia RINZIVILLO Antonio, il soggetto cui demandare l'organizzazione e realizzazione di più traffici di droga ovvero la verifica della possibilità di realizzare articolati investimenti in Germania nei settori storicamente d'interesse della famiglia RINZIVILLO, quali le costruzioni e quello alimentare. In tale ambito, nel maggio 2015, la Direzione Distrettuale Antimafia di Roma avviava una complessa attività rogatoriale, dapprima con la Procura di Karlsruhe, assistita dalla locale Polizia Federale, e poi, dal gennaio 2016, con la Procura di Colonia, assistita dalla locale Polizia Criminale - Commissariato 23.. Infine, la D.D.A. di Caltanissetta ha ottenuto il sequestro preventivo di due compendi aziendali, di partecipazioni di tre società, denaro contante e un'autovettura di grossa cilindrata, per un ammontare complessivo di circa 11 milioni di euro. Alle operazioni hanno fornito un rilevante apporto in fase esecutiva anche le Squadre Mobili di Roma, Milano, Monza, Bergamo, Varese, Brescia, Piacenza, Novara, Sassari, L'Aquila, Palermo, Trapani, Ragusa e Catania, nonché i Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Roma, Palermo, Trapani, Catania, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Siracusa, Ragusa, Milano, Novara, Sassari e del Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia. In conclusione, l'odierna operazione costituisce l'epilogo di un'eccezionale azione di contrasto alle organizzazioni mafiose sull'intero territorio nazionale e estero, che ha visto il coinvolgimento di più Autorità Giudiziarie, la D.D.A. di Roma, la D.D.A. di Caltanissetta, la Procura di Karlsruhe e di Colonia, nonché di tutte le Forze di Polizia italiane e della Polizia Criminale di Colonia, costituendo uno straordinario esempio dell'estrema efficacia della lotta coordinata e trasversale alle mafie: tutti insieme e a ogni latitudine. abstract fonte com


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