"La manifestazione non è un evento fine a se stesso, o la celebrazione dell'idolatria di un oggetto di culto quale potrebbe essere inteso il cioccolato nella sua concezione consumistica – ha affermato al presidente Elide Ceccarelli presentando Altrocioccolato –. Le barrette di cioccolato che troverete esposte a Città di Castello sono legate con un filo sottile alla loro origine, ai paesi produttori di cacao in un rapporto di reciproco rispetto. Come spesso si legge, che insieme alla "scoperta" delle Americhe Cristoforo Colombo ci ha portato il cacao. Però quello che non si dice è che oggi il 70% del cacao è prodotto in Africa e in particolare in Costa d'Avorio (che da solo produce un terzo della produzione mondiale), in Ghana, in Nigeria, Camerun e in piccole quantità in Sierra Leone, Togo e Congo, e il Messico è solo al nono posto della classifica mondiale. Non ci sarebbe nulla di strano o di criticabile se si fosse trattato di un processo di scambio di conoscenze e di culture, scambio che è connaturato nell'uomo. Ma la storia non ci dice questo. La Presidente infatti ha ricordato che il prodotto finale del cacao - ovvero la cioccolata nelle sue infinite forme – infatti è consumata per l'83% in Europa e nelle Americhe, e solo per il 3% in Africa. Mentre le 6 multinazionali del cioccolato controllano l'80% del commercio mondiale. Mentre il 42% della popolazione della Costa d'Avorio, maggior produttore di cacao al mondo, vive sotto la soglia di povertà ed è dilaniata da una guerra che ha proprio la produzione di cacao come oggetto di contesa. Un impegno quello di Altrocioccolato da sempre condiviso dalla Regione Umbria come ha ricordato l'assessore regionale Fernanda Cecchini per la quale "Il rispetto del lavoro e della dignità umana, la giustizia sociale, la salvaguardia dell'ambiente sono tematiche cruciali delle politiche e della programmazione regionale, che riserva massima attenzione – ha detto - alla garanzia dei diritti dei lavoratori, alla sostenibilità ambientale dell'economia in tutte le sue declinazioni, dall'agricoltura biologica al recupero di energia e materiali, dal risparmio energetico all'uso più deciso delle fonti di energia rinnovabile, senza dimenticare la sicurezza alimentare.Altrocioccolato rappresenta un'importante occasione per informare e sensibilizzare anche i consumatori, fin dai più piccoli, sugli effetti ambientali e sociali delle produzioni. Se vogliamo garantire un 'futuro migliore a chi produce, chi trasforma e a chi crea', oltre che a noi stessi, è compito di ognuno di noi agire tenendo sempre presenti i valori dell'equità, della sostenibilità e della solidarietà. Per un futuro più giusto e buono". abstract fonte com