Stamane il Corriere dell'Umbria aveva aperto la quinta pagina con la notizia che la Corte dei Conti "punta" a FlyVolare. Infatti la corte dei Conti dell'Umbria, vuol verificare se i soldi spesi da Sase (partecipata regionale, quindi fondi pubblici) per lo sviluppo delle tratte aeree dallo scalo umbro con l'accordo non concretizzatosi come nelle premesse, con la costituenda compagnia italo-maltese FlyVolare (presidente Fausto Chiparo) - gli ormai famosi 500 mila euro dati dal gestore dello scalo a titolo di anticipazioni - siano rientrati effettivamente, tutti o in parte, nelle disponibilita' della societa' Sase. Intanto anche in consiglio regionale stamane si e' parlato dell'aeroporto con la risposta dell'assessore Chianella alla question-time di Claudio Ricci. Chianella ha risposto che "il 4 ottobre c'è stata la risoluzione del contratto e la richiesta di restituzione del deposito cauzionale. Il 10 novembre - e' detto in una nota - FlyVolare ha manifestato la volontà di restituire la somma e di risolvere il contratto. La restituzione doveva avvenire entro il 30 novembre, ma ciò non è successo. Il 2 dicembre è stato notificato il decreto ingiuntivo per la restituzione e non si escludono ulteriori azioni da parte di Sase. La Giunta regionale, così come gli altri soci di Sase, sta seguendo la vicenda affinché questa si concluda. Seguiamo attentamente la questione - ha concluso Chianella - , che dovrà concludersi con la restituzione dei 500mila euro". Ricci ha replicato annunciando: "questo sarà il mio ultimo intervento su questo tema. Ritengo di aver svolto la mia attività di controllo e proposta sugli atti della Giunta e ringrazio l'assessore per le informazioni fornite. Prendo atto che la somma ad oggi non è stata restituita (in serata, appunto la notizia che il versamento e' stato fatto per il 50% della somma - ndr-), come invece era stato assicurato. Quando tutti i fondi saranno restituiti essi dovranno servire a stipulare accordi con compagnie aeree solide, in grado di fornire davvero - ha concluso Ricci - servizi ai viaggiatori e di attrarre passeggeri e turisti in Umbria". fonte com