(CIS) - Perugia gen. - La chiesa di Santa Maria di Monteluce, dell'ex quartiere del Policlinico del capoluogo umbro, (da anni non piu' operativo in zona perche' trasferitosi al Silvestrini zona S. Sisto) chiusa da tempo per inagibilita' dovuta a problematiche sul rosone e sul tetto, e' ancora tale, nonostante siano stati stanziati i fondi, un progetto di recupero sia stato redatto e presentato in Soprintendenza, e il primo iter normativo concluso. Ora dopo vari tentativi per far avviare i lavori di consolidamento, i parrocchiani (attualmente e' stata allestita una chiesa provvisoria nell'immobile adiacente, davanti alla nuova piazza, all'interno di quello che era l'ospedale; doveva restare per pochi mesi.....e spese minime che tali non sono per costi di condominio – ndr- ) stanchi delle promesse sui tempi e sui lavori, hanno raccolto numerose firme, per una petizione al sindaco affinche' venga fatta pressione sulle autorita' centrali romane, cosi' da eliminare al massimo tutta quella burocrazia che blocca l'intervento. Sembra che tutto sia fermo al Ministero dell'Interno dal quale, per il fondo culto, dipende l'immobile-chiesa. I parrocchiani, con l'associazione Il Bosco-sacro di Monteluce, cosi' l'emerito mons. Don Luciano Tinarelli oltre 83 anni, e il nuovo parroco, sono preoccupati per le lungaggini burocratiche che creano moltissime difficolta' alla riapertura, dopo gli interventi necessari, della chiesa. segue
Senza questa chiesa, Monteluce sta perdendo la su identita' il suo cuore pulsante che "per nostro quartiere – spiega la petizione – gia' cosi' duramente provato dalle trasformazioni per la chiusura del policlinico, significherebbe morire." Sulla vicenda gia' gli uffici della Curia perugina, lo stesso cardinale Gualtiero Bassetti (presidente CEI) avevano cercato soluzioni, che tardano ad arrivare. I bambini di Monteluce i loro genitori, i parrochiani anche stranieri, non hanno potuto godere nel Natale 2017, di quei bellissimi presepi artistici anche per dimensioni, venivano realizzati all'interno della Chiesa da mani esperte di parrocchiani. Oggi quei bambini e genitori, chiedono che il 2018 appena iniziato, porti velocemente la soluzione delle problematiche, con l'avvio dei lavori e la riapertura della chiesa prima possibile. fonte com
