Le investigazioni avviate sul conto di quest'ultimo, gravato da numerosi precedenti specifici, hanno evidenziato come egli si collocasse al vertice di un autonomo contesto delinquenziale, sistematicamente dedito al commercio di ingenti partite di stupefacenti, per lo più cocaina e marijuana.Le indagini permettevano, poi, l'individuazione di un ulteriore sodalizio criminale, in contatto con la consorteria riferibile a Pasquetto allo scopo di rifornirsi da quest'ultima di droga, da smerciare in tutta la Regione. Il vertice di questa associazione per delinquere è risultato essere il pregiudicato Gennaro Amato (classe '60), il quale, nonostante si trovasse agli arresti domiciliari presso una comunità terapeutica residenziale in provincia di Roma, continuava a gestire, attraverso il suo alter ego Alessandro Conti (classe '80), un florido traffico di cocaina e marijuana. I Finanzieri hanno scoperto che l'Amato aveva reinvestito i proventi delle sue attività illecite nell'acquisizione, di fatto, di due società di capitali operanti nel settore del noleggio di autovetture di lusso, le cui cariche societarie e amministrative erano state formalmente attribuite a due "prestanome" allo scopo di eludere le disposizioni di legge in tema di misure di prevenzione patrimoniale. Conseguentemente, il G.I.P. presso il Tribunale di Roma ha disposto il sequestro preventivo del capitale sociale e del compendio aziendale delle due imprese, per un valore di circa 600.000 euro. Oltre alle misure cautelari oggi in esecuzione – per 20 soggetti in carcere e per i restanti 8 agli arresti domiciliari – nel corso delle indagini le Fiamme Gialle avevano arrestato altre 3 persone in flagranza di reato e sequestrato circa 5,5 chilogrammi di cocaina e 6 chilogrammi di marijuana. fonte com abstract