City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Sabato 20 Gennaio 2018 12:13

Aeroporto: chi va chi viene; l'Aerflot (Pobeda) interessata a scalo umbro

(CIS) – Perugia gen. – L'Aerflot e' interessata allo scalo dell'Umbria; non e' la prima volta che una "minidelegazione" di dirigenti della compagnia aerea russa, viene in Umbria per verificare e studiare possibili iniziative di collegamento tra l'Umbria e l'aeroporto di Mosca o Sanpietroburgo. Ieri un nuovo sopralluogo, incontri con i vertici (il presidente Ernesto Cesaretti e il presidente della camera di Commercio Giorgio Mencaroni), e colloqui amministrativi e tecnici (con uomini della sicurezza) che hanno anche presentato (illustrandola) la nuova organizzazione dei flussi di passeggeri con la realizzazione della area sterile, (obbligatoria entro settembre 2018 come da norme UE) ingresso controlli modificato, per avere piu' sale d'imbarco disponibili. A dire il vero, gli incontro tra i responsabili dell'Aerflot (compagnia low-cost Pobeda) e della Sase erano iniziati gia' da qualche tempo, allora direttore l'ing. Piervittorio Farabbi che aveva ed ha con la compagnia, rapporti stretti; ora Farabbi non e' piu' direttore dello scalo umbro (e' stato scelto come esperto da Sacal, per risanare gli aeroporti della Calabria, uno solo dei quali – Lamezia Terme – in attivo-passeggeri – ndr-) e si attende quindi la nomina del nuovo direttore (sarebbe a giorni, essendo stato gia' scelto tra una rosa di rimanenti 4 soggetti – ndr-) entro fine mese, quando ci sara' la comunicazione ufficiale al CDA. segue

Se da un lato continuano gli incontri per cercare nuove compagnie e dare quindi corpo a nuove tratte, dall'altro c'e' il rischio di perdere una importante tratta di collegamento Umbria-Bucarest di Wizzair. Infatti la compagnia aerea che da tempo collega l'Umbria alla Romania, con risultti eccezionali in numero di passeggeri trasportati (si parla di circa 28mila anno A.R.) starebbe riorganizzando i suoi collegamenti che potrebbero tener fuori l'Umbria; si spera in un ripensamento o in qualche altra compagnia minore, che sarebbe garantita dal flusso traffico positivo. Comunque, imperativo resta la approvazione e quindi l'avvio dei lavori di area sterile sulla quale puntano molto i vari vettori; questo permetterebbe anche alle attivita' commerciali oggi esistenti, di ottenere quel necessario "passaggio" di clientela, una volta effettuati i controlli di sicurezza, rimanendo liberi di girare, in attesa dell'imbarco, passando davanti alle attivita' commerciali. Un lungo articolo e' oggi sul Corriere dell'Umbria a firma di Alessandro Antonini, da leggere. PP


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