City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Venerdì 02 Febbraio 2018 17:35

Comunita' incontro: ospiti colpiti da morte 18enne Mastropietro; vicinanza a famiglia

(CIS) - Amelia feb. - "Le tentazioni ci possono essere durante il percorso ma l'equipe multidisciplinare ci aiuta a superare la crisi spiegandoci i veri valori della vita". I ragazzi ospiti della Comunità Incontro Onlus Molino Silla di Amelia sono rimasti molto colpiti dalla morte della 18enne Pamela Mastropietro e vogliono esprimere la loro vicinanza alla famiglia della ragazza e alla comunità che la ospitava. "Il fatto ci ha scosso molto" – spiega una delle ragazze ospiti della struttura creata da don Pierino Gelmini. Il percorso in comunità è importante e difficile allo stesso tempo, ma l'aiuto dell'equipe multidisciplinare, fatto di psicologi e assistenti sociale, ci aiuta a capire l'importanza della vita senza sostanze. E' normale che durante il percorso ci siamo dei momenti di difficoltà e ripensamenti, ma dobbiamo trovare la forza in noi stessi perchè la vita va vissuta senza espedienti". Dello stesso parere un altro ragazzo ospite della Comunità Incontro. "Ho avuto problemi di cocaina – spiega – soltanto ora mi rendo conto dei disagi che ho creato a chi mi stava vicino. Ho intrapreso questo percorso con convinzione e voglio riappropriarmi della mia vita, quella che mi è stata tolta dalla polvere bianca". La voglia di uscire alcune volte esplode irrazionalmente perchè "magari prima – dice una ragazza ospite anche lei della struttura – i problemi non avevi il coraggio di affrontarli e quindi volevi spegnere il cervello e ti rifugiavi nella sostanza. segue

Qui in comunità ti insegnato ad affrontare la vita con le proprie forze". Il lavoro dell'equipe multidisciplinare è fondamentale e difficile soprattutto per coloro che non sono convinti fino in fondo. Ogni ragazzo che decide di uscir. e dalle dipendenze deve trovare la forza in se stesso. "La Comunità Incontro non ha cancelli – afferma la dottoressa Maria Cristina Lorefice, responsabile dell'equipe degli assistenti sociali - perché i ragazzi decidono volontariamente di iniziare il percorso di recupero così come volontariamente decidono di andare via, condividendo la loro scelta con l'equipe multidisciplinare e la famiglia. Se ad un certo punto il ragazzo ospite non ce la fa a concludere il percorso intrapreso non deve fuggire, ma dircelo perchè comunque noi come da protocollo lo accompagnamo al treno, informando prima i familiari". I principi della Comunità Incontro sono condivisione, calore e accoglienza. I momenti più importanti della vita comunitaria sono scanditi rigorosamente dal rintocco della campana. "L'assegnazione dei compiti, il rispetto delle regole e la gestione dei momenti critici sono attività fondamentali – sottolinea la dottoressa Tania Fontanella, responsabile dell'equipe degli psicologi - per un percorso terapeutico serio e fruttuoso. I rapporti con le famiglie dei ragazzi sono di collaborazione , supporto e sostegno ai principi della Comunità Incontro". I ragazzi che completano il nostro programma sono più forti e pronti ad affrontare una nuova vita: sono dei gabbiani, simbolo della Comunità Incontro, che possono volare via liberi di vivere la vera vita che gli è stata tolta dalle sostanze. fonte com


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