(CIS) - Perugia feb. - Il nuovo direttore dell'aeroporto internazionale dell'Umbria San Francesco d'Assisi e' stato presentato alla stampa e cosi' alla collettivita' umbra, dal presidente della Sase Eernesto Cesaretti. Su una rosa di 20 candidati, poi ristretta a 6 e quindi a due, e' stato scelto il candidato Umberto Solimeno, napoletano, 53 anni, esperto d'aviazione e aeroporti, che dal 15 febbraio assumera' la carica e prendera' possesso del suo ufficio. Sostituisce l'ing. Piervittorio Farabbi che ha scelto (ha usato questo termine Cesaretti - ndr -) di aderire alla richiesta di Sacal, quella di andare a dirigere gli scali calabresi, circa 3 milioni di passeggeri, un impegno gravoso ma stimolante. Di stimoli e nuovi mondi ha parlato anche il neo direttore Solimeno che vuol spingere, in sinergia tra pubblico e privato, quindi assieme al territorio, le forti potenzialita' che ha lo scalo dell'Umbria, dove si puo' crescere rispetto ai 250mila e rotti passeggeri attuali. Ha parlato della crisi del trasporto aereo, dell'Alitalia, ma si e' concentrato sulle necessita' che ha lo scalo San Francesco, per il quale - dopo un attento esame e uno studio approfondito - proprorremo al CDA le necessarie linee operative. Tra le richieste/domande dei giornalisti, Solimeno si e' soffermato sulle potenzialita' che questo "nostro bell'aeroporto, un gioiello" (cosi' lo ha definito) ha; i voli charter per le localita' delle fede, i collegamenti ulteriori rispetto agli attuali (quelli di Ryanair in particolare in Germania o altro scalo di Londra) e degli altri vettori, le possibilita' che offre sia a livello turistico che all'imprenditoria, tutta l'Europa dell'EST. segue
Quindi al momento nessun programma, cosa che sarebbe addirittura impossibile per un soggetto, anche se esperto (e' laureato in economia; ha master in marketing strategico) ma disponibilita' ampia ad ascoltare e a lavorare in sinergia. Appena arrivera', il 15 febbraio, il primo compito del neo direttore Umberto Solimeno, sara' quello di convocare i vertici operativi dello scalo con i quali sara' necessario scambiare informazioni, sempre con la finalita' dello sviluppo, anche dei servizi. Qualcuno ha letto cio' come sviluppo per l'area sterile e la parte commerciale negozi. Intanto pero' all'orizzonte ci sono le nubi nere di WizzAir che dovrebbe lasciare lo scalo umbro (collegamento con Bucarest, sempre sopra il 75% di riempimento - ndr - una potenziale perdita di 28mila pax) per altra zona d'Italia, forse perche' qui ha trovato da parte degli enti locali e della regione, "maggiore sensibilita'", che poi alla fine portano alla compagnia, piu' euro come contributi, rispetto forse a quanto otteneva in Umbria. Non sono mancate domande al presidente Cesaretti, sulla ormai notissima vicenda FlyVolare. "Per noi e' una cosa chiusa - ha detto; gli altri 250mila euro che dovranno rientrare, sono per ora stati bloccati dalla magistratura che indaga sulle attivita' del presidente Chiparo". La conferenza stampa si e' conclusa con un "buon lavoro" che i giornalisti hanno fatto al neo direttore, il quale, prima della conferenza stampa, ha salutato l'assessore regionale Giuseppe Chianella che era sceso per conoscerlo. PP
