"Ho seguito la vertenza Perugina fin dal 2015, quando gli operai lanciarono i primi appelli ai parlamentari rispetto alla crisi che l'azienda stava attraversando – ricorda – Ho presentato interrogazioni che hanno portato il governo ad aprire il tavolo di consultazione e una mozione, poi approvata, per evidenziare le possibili soluzioni per il rilancio dello stabilimento Perugina. Ora, a poche ore da quello che speriamo sia un epilogo positivo, va ricordato che restano comunque aperte le questioni della necessaria innovazione dei processi e dell'ampliamento dei prodotti dell'azienda di San Sisto. L'innovazione e l'incremento dell'offerta sono, infatti, le principali chiavi di volta per implementare il successo del marchio Perugina ed evitare che, nel prossimo futuro, si ripresentino altre crisi". Intanto dal mondo sindacale, si hanno notizie che alcune aziende umbre sarebbero disposte ad assumere 43 "esuberi" in diverse aziende umbre. fonte com