(CIS) – Roma, mar. - Se Renzi, annunciando le sue dimissioni, intendeva assumersi la sua parte di responsabilità nella sconfitta dovrebbe accettare, a mio parere, di gestire le prossime settimane in un quadro di collegialità con il gruppo dirigente del suo partito, ascoltando i consigli dei "padri nobili" e delle principali personalità del Pd a cominciare da quelle impegnate nel governo. Lo Marina Sereni. " Liquidare questa esigenza con le parole "no caminetti" non è giusto e non è serio. Gli elettori hanno bocciato la nostra proposta e non tocca certo a noi indicare le possibili soluzioni di governo. Né dobbiamo temere – ha aggiunto - la prospettiva dell'opposizione che in democrazia è una condizione fisiologica. Ma, se vogliamo davvero rispettare le prerogative del Capo dello Stato, non ha senso erigere steccati preventivi. segue
Anche perché veniamo da una legislatura in cui noi – non altri – abbiamo governato grazie ai voti di forze che non erano organiche alla maggioranza di centrosinistra. Ritengo che su questo punto sia necessario evitare toni e parole che altri hanno usato contro di noi milioni di volte come "inciucio". Credo anche che qualsiasi scelta saremo chiamati a valutare per l'inizio di questa legislatura sarà bene coinvolgere in qualche modo i nostri iscritti ed elettori sul territorio. In ogni caso ci può fare solo bene, dopo una sconfitta così, mantenere un canale di confronto aperto con i nostri attivisti e simpatizzanti. fonte com