La presidente Marini, che ha ringraziato gli organizzatori - spiega una nota - per aver promosso un'occasione di confronto su queste tematiche allargandolo anche ai giovani (presenti, tra gli altri, studentesse e studenti del Liceo Classico "Mariotti" di Perugia), nel ricordare come siano storia recente alcune conquiste formali raggiunte dalle donne in campo lavorativo e dei diritti, si è soffermata su uno dei temi cruciali, quello del lavoro. "Assistiamo a una grande trasformazione – ha rilevato – in cui alla crescita dell'innovazione, delle tecnologie, della competitività non corrisponde un aumento diffuso dei posti di lavoro. A rischiare di più sono ancora le donne, lavoratrici spesso precarie, con livelli di retribuzione salariale inferiori agli uomini non solo nell'impresa privata, ma anche nella pubblica amministrazione. Un quadro – ha proseguito – che ci impone 'ricette' nuove, politiche e azioni di governo, condivise con imprese e sindacati. E dobbiamo anche lavorare per abbattere quelle barriere all'ingresso nel mondo del lavoro che impediscono ai nostri giovani talenti, a giovani donne che eccellono per la loro formazione, di entrare facendoci perdere le competenze migliori". La presidente della Regione Umbria - conclude la nota - ha voluto richiamare l'attenzione sul tema della violenza contro le donne: "è un tema che ci spaventa, non solo per le dimensioni che ha raggiunto, ma perché genera problemi serissimi sul funzionamento della società. È un problema diffuso e trasversale, non della marginalità sociale". La presidente Marini ha ricordato le azioni messe in campo, dal Telefono Rosa ai percorsi dedicati nei Pronto soccorso fino al recente Protocollo per la realizzazione del sistema regionale di contrasto alla violenza di genere, invitando a intensificare l'impegno di tutti per "aggredire il problema della violenza sul versante culturale e sociale". abstract fonte com