'E' successo ancora una volta, ieri, martedì 27 marzo 2018, in Sardegna. Un magistrato della Procura di Tempio Pausania ha dato mandato alla Forze dell' Ordine di perquisire la redazione di Olbia de La Nuova Sardegna, di eseguire una perquisizione personale, domiciliare e sul luogo di lavoro, nei confronti della giornalista Tiziana Simula, ''colpevole'' solo di aver fatto il proprio dovere, informando i cittadini su fatti che investono anche conflitti fra magistrati. Alla giornalista sono stati sequestrati tutti i computer, sia della redazione che personali, il telefonino e la documentazione presente in ufficio e in casa. Il magistrato ha ordinato per iscritto: ''Se necessario farete le perquisizione personale delle persone (sic) che ivi si trovano e che vi giungeranno, con divieto per esse di allontanarsi prima della conclusione delle operazioni...''. Il Consiglio Nazionale dell'Ordine dei giornalisti, riunito a Roma, manifesta sconcerto, esprime forte condanna, e chiede un immediato intervento, anche ispettivo, per accertare comportamenti fortemente lesivi dei primari diritti costituzionali e della libertà di stampa, princìpi costantemente ribaditi anche dalla Corte europea dei diritti dell'uomo''. fonte com