"Sul territorio – ha aggiunto Cecchetti – rimarranno comunque dei coordinamenti su cui investiremo con nuovi giovani e donne". Tanti i temi trattati nel corso giornata, con un occhio anche alle vicende internazionali e la condanna dell'intervento militare in Siria, e un ampio dibattito sulla situazione socio-economica regionale. "L'Umbria sta scontando più di altre gli effetti della crisi – ha ricordato Cecchetti –. Il sindacato deve perciò stimolare le istituzioni pubbliche e private affinché investano più risorse, innanzitutto nei trasporti che sono essenziali per la crescita del territorio". "Su questo ambito – ha affermato – registriamo un positivo cambio di rotta da parte dello Stato che è finalmente tornato a investire in infrastrutture locali come dimostrano i 51 milioni di euro destinati all'ex Fcu, un'arteria fondamentale su cui ci stiamo confrontando con la Regione perché il suo ripristino non subisca ritardi". Quindi la richiesta di ulteriori sforzi per il raddoppio dei binari nelle numerose tratte ferroviarie che in Umbria sono a binario unico. Positivo anche il giudizio sul Frecciarossa Perugia-Milano "che contribuisce a far emergere l'Umbria dal suo isolazionismo, ma vorremmo che fossero aggiunti ulteriori collegamenti con altre realtà locali". "Sul fronte del trasporto pubblico locale – ha detto Cecchetti – c'è necessità di rinnovare il parco macchine, ma fanno ben sperare i miliardi di euro stanziati appositamente con l'ultima legge finanziaria. Nel prossimo futuro avremo in Umbria le nuove gare di appalto che noi ci auguriamo siano a livello regionale e non locale. Riteniamo essenziale anche una regolamentazione delle gare per il trasporto scolastico che sono indette a livello comunale spesso con il criterio del massimo ribasso: ciò si traduce, altrettanto spesso, in servizi pessimi, mezzi fatiscenti e lavoratori che non percepiscono lo stipendio o comunque non quanto dovuto". Infine, l'aeroporto San Francesco d'Assisi. "I primi mesi dell'anno – ha detto Cecchetti – hanno visto un incremento di utenti e nuove rotte. Ciò fa ben sperare, ma bisogna fare attenzione a non affidarci a un unico vettore. Le aspettative devono, ovviamente, essere commisurate alla realtà della struttura per questo potremmo pensare ad aggregazioni con altri aeroporti limitrofi".