City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Giovedì 19 Aprile 2018 11:00

Al Teatro Brecht di San Sisto arriva "Carillon"; 25-26 aprile

(CIS) – Perugia apr. – Vuol sensibilizzare il pubblico e dar voce alle vittime del regime nazista e ai reduci di oggi. La memoria e' per i giovani la via maestra per far riflettere loro, le nuove generazioni, affinche' nulla di quanto avvenuto, cosi' le guerre e l'odio, non tornino piu' nelle menti dei governanti e di chi di ha portato tante, tantissime sofferenza alle genti. Un evento in ricordo del 25 aprile, giornata della Liberazione, si terra' al teatro Brecht di San Sisto (ore 18,30) con replica il 26 (alle 20,30), in onore appunto, della liberazione nazista in Italia. Lo spettacolo "Carrillon", per la regia di Alex Lardini, Coreografie Maliantes Crew, Costumi Elisa Leclè, verra' realizzato dalla compagnia di ballerini "Maliantes" con tanti giovani che ricorderanno quegli eventii al termine della Seconda guerra mondiale, dove l'Italia viene liberata dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista. Nella pagina Facebook della compagnia Maliantes, e' scritto che "oggi più che mai, è necessario che i giovani sappiano, capiscano e comprendano: è l'unico modo per sperare che quell'indicibile orrore non si ripeta, è l'unico modo per farci uscire dall'oscurità."(Elisa Springer).  segue

Proprio per questo motivo, attraverso l'espressione dell'anima, attraverso la danza, cerchiamo di rappresentare la sofferenza che milioni di persone subirono con l'avvento del nazismo, a partire dalle prime fasi della deportazione, passando per i momenti più dolorosi che videro coinvolte anche le persone più innocenti, fino ad arrivare alla loro inaspettata liberazione. Non sarà del tutto semplice rappresentare a pieno il nostro obiettivo, poiché talmente indicibili furono le atrocità subite. Malgrado ciò,abbiamo voluto dare voce alle vittime di allora, ai reduci di oggi, raccontando la nostra storia nella storia. "Essi popolano la mia memoria della loro presenza senza volto, e se potessi racchiudere in un'immagine tutto il male del nostro tempo, sceglierei questa immagine: un uomo scarno – e' il pensiero di Primo Levi -, dalla fronte china e dalle spalle curve, sul cui volto e nei cui occhi non si possa leggere traccia di pensiero." fonte com


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