Ciò vale per le amministrazione pubbliche e per il lavoro di concertazione che mettiamo in campo con i rappresentanti delle imprese e dei soggetti che operano in questo ambito. Bisogna quindi agire con una visione prospettica, di medio periodo, oltre che con una operatività annuale da portare avanti per rafforzare il turismo umbro". Guardando poi ai dati macroeconomici la presidente ha evidenziato che "tra il 2008 ed il 2017 abbiamo nel turismo dati in controtendenza rispetto ad altri settori economici perchè, anche negli anni acutissimi della crisi, abbiamo avuto un trend positivo. L'Umbria – ha aggiunto - ha potenzialità da esprimere e da rafforzare, dobbiamo agire sapendo che siamo una regione che ha punti di grande forza, ma manca ad esempio di alcuni elementi che in altre regioni attutiscono gli effetti negativi delle diverse fasi, non siamo ad esempio una regione balneare o con impiantistica connessa agli sport invernali". "I risultati ottenuti dal turismo umbro – ha sottolineato la presidente Marini – indicano perciò che è stato fatto un lavoro straordinario, sia nell'ambito della promozione che dell'offerta degli operatori, un lavoro che ci permette di essere una regione che ha valore aggiunto nel turismo, in termini di pil ed occupati e di contributo che il turismo dà agli altri settori e viceversa. Per noi è infatti fondamentale un lavoro integrato – ha proseguito Marini – ad esempio con tutto il settore agricolo e dell'agroalimentare, che significa ambiente, paesaggio, offerta turistica di valorizzazione del territorio. E in questo quadro – ha detto - sono fondamentali gli apporti della cultura, dei grandi eventi, delle grandi manifestazioni storiche, del patrimonio storico artistico, ma anche i grandi attrattori ambientali e naturalistici, dalla Valnerina al Trasimeno, all'Appennino ai Parchi. Il lavoro sul turismo non è lavoro settoriale – ha evidenziato la presidente, ma ci impone uno sguardo di insieme sulla programmazione in maniera unitaria sapendo che spesso azioni che sono finalizzate ad altri settori economici possono rafforzare la qualità e l'offerta. Il valore aggiunto che possiamo dare allo sviluppo di questo settore non si esaurisce – secondo Marini - solo in azioni mirate e specifiche, ma anche in operazioni strutturali che danno forza a questo settore ed in investimenti strategici e di prospettiva che sono il volano economico dei territori. Come Giunta regionale – ha concluso Marini - confermiamo il nostro impegno a sostegno del turismo nella consapevolezza che questo è un settore dove continuare ad investire in maniera strategica, concentrandoci anche sul potenziamento dei numeri e della promozione e scegliendo in particolare alcuni ambiti della promozione internazionale dove sappiamo che l'Umbria ha una forte capacità di attrazione". fonte com MC. ALTRO SERVIZIO