Ricci auspica inoltre che "dagli strumenti finanziari 2018/19 venga previsto un incremento del contributo della Regione alla Sase, attraverso Sviluppumbria, sino a 3milioni di euro all'anno nonché esplorare la possibilità di utilizzare, per lo sviluppo di nuove linee aeree in chiave di valorizzazione e marketing economico turistico dell'Umbria, risorse fra quelle strutturali, destinate dall'Unione Europea all'Umbria". Il consigliere del Gruppo Misto Ricci non manca di fare una attenta cronistoria dell'aeroporto umbro: "traguardando gli ultimi venti anni, e in particolare dal Grande Giubileo dell'anno 2000 – ha ricordato -, sono state promosse attività per l'ampia riqualificazione delle infrastrutture di terra e dell'aerostazione, dotazioni tecnologiche per l'avvicinamento strumentale, nonché servizi di sicurezza (sede dei Vigili del Fuoco), nuove infrastrutture stradali di accesso, la concessione ventennale (da parte di Enac, Ente nazionale aeroporti civili) alla Sase e la rimodulazione del nome dello scalo in 'Aeroporto Internazionale dell'Umbria Perugia - San Francesco d'Assisi'". "Dal 2017 – ha concluso Ricci -, pur consolidandosi la quota dei 250mila movimenti passeggeri all'anno, e arrivando ad ottenere un primo bilancio economico positivo (211mila euro – ndr-) seppur determinato da sostegni finanziari significanti di natura pubblica, si sono determinate problematiche relative a nuove linee aeree annunciate e poi non attivate o svolte in modo incompleto (Compagnie Aeree Fly Marche, Blu Jet-Fly Volare, Cobrex e AliBlue Malta) con indotti negativi in termini d'immagine, continuità e affidabilità dei servizi aerei". Fonte