"Cosa che – ha aggiunto la presidente - non riguarda affatto la SASE che vede, invece, l'apporto di risorse della Regione, insieme alla camera di Commercio ed alla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, per la esclusiva promozione dei voli. Dunque SASE non sottrae un solo euro al bilancio regionale per le spese di gestione dello scalo. E sarebbe invece auspicabile che a queste risorse destinate alla promozione, che intendiamo riconfermare, se ne possano aggiungere altre da parte di soggetti privati interessati proprio all'attività di rafforzamento della stessa promozione dei collegamenti aerei. Ed è questo il mandato che abbiamo affidato a Sviluppumbria – ha concluso Marini - quale rappresentante della Regione all'interno della SASE". In altre parole la presidente Marini ha sollecitato i privati (la compagine sociale di SASE e' formata di 25 soggetti, istituti, comuni e imprese; i dipendenti sono soltanto 35, un solo dirigente – ndr-) a fare la loro parte per "investire" nello scalo regionale con iniziative e fondi. Un richiamo non soltanto ai soci, ma a tutte le strutture turistiche che dal funzionamento dello scalo, con piu' voli e destinazioni, potrebbero avere benefici economici, quindi l'Umbria tutta. Stamane su La Nazione una presa di posizione della Fiavet Nazionale con la sua presidente l'umbria, Ivana Jelinc che sollecita una unica cabina di regia per lo sviluppo e certo, piu' fondi.