D'altronde il Premio Campiello, creato da Confindustria Veneta, è uno dei premi di letteratura più importanti e prestigiosi e la risposta della città all'incontro con gli autori ne è ampia dimostrazione, un appuntamento che gli amanti della letteratura non potevano certo mancare. Il magnifico rettore dell'Università per stranieri Giovanni Paciullo ha ringraziato Ugo Mancusi (direttore marketing di AboutUmbria) per l'attività di alto rilievo che l'associazione sta svolgendo riuscendo anche ad organizzare nella regione eventi importanti, impegnata da oltre due anni a promuovere le eccellenza umbre, all'interno dell'area shopping dell'Aeroporto San Francesco di Assisi, area che nel 2019 diventera' sterile, ossia fruibile a tutti i passeggeri in partenza dallo scalo regionale. All'incontro con i finalisti del Campiello, solo tre dei cinque sono potuti intervenuti: si tratta di Francesco Targhetta che ha presentato il suo romanzo Le vite potenziali edito da Mondadori (nel quale racconta tre esistenze solo parzialmente espresse di tre uomini che lavorano per una ditta informatica), Davide Orecchio, autore della raccolta di racconti Mio padre la rivoluzione che hanno come minimo comune denominatore la rivoluzione pubblicato da Minimum Fax, e Helena Janeczek che con il suo romanzo biografico sulla vita della fotografa Gerda Taro, uscito per i tipi di Guanda, La ragazza con la Leica, ha già vinto il Premio Strega. Moderatore della serata è stato il giornalista RAI Alessio Zucchini che con le sue domande agli autori ha saputo mirabilmente far emergere lo stile, le peculiarità e il carattere dei tre finalisti. Brindisi finale con le autorita' e il Magnifico rettore Giovanni Paciullo, e appuntamento quindi all'anno prossimo a Perugia per la 57° edizione della prestigiosissima manifestazione letteraria. fonte com