"Siamo qui a Lourdes per accogliere ciò che il Signore ci vorrà dire, per ricevere un messaggio di conversione, soprattutto dall'egoismo e dal peccato». Mons. Boccardo e i pellegrini, poi, sono andati in visita alla Grotta delle apparizioni e affidare così alla Vergine Maria le gioie e le angosce della vita. Dopo cena, l'Arcivescovo ha presieduto la Fiaccolata notturna e la celebrazione eucaristica delle 23. Martedì 18 settembre e' stata celebrata la Messa, la Via crucis, e la processione eucaristica. Nell'omelia il Vescovo ha detto che «siamo qui riconoscere la beatitudine di Maria. Portiamo con noi una quantità enorme di richieste di preghiere, di persone care da affidare alla Vergine. Ma siamo qui anche per cercare nella storia della nostra vita i momenti in cui Dio è stato presente."Nelle preghiere dei fedeli il pensiero del Presule è andato al territorio di Spoleto-Norcia affidato alle sue cure pastorali ed ha invitato i pellegrini a presentare alla Vergine, in modo particolare, «i malati e i disabili delle nostre comunità, quanti hanno perso il lavoro, quelle famiglie che stanno sperimentando la separazione che causa conflitti e sofferenze». Dopo la Messa, c'è stata la Via crucis (Les Espeluges) nella collina di fianco al Santuario. Nel pomeriggio don Luciano Avenati parroco dell'Abbazia di S. Eutizio in Preci ha tenuto una catechesi sul cuore del messaggio di Lourdes: «Non siamo qui – ha detto – come dei pii devoti, ma come discepoli-credenti per rinnovare le promesse di sequela a Cristo. Lo stile di Maria è lo stesso di Dio: parla al cuore, cioè alla profondità della nostra esistenza. Ella non forza, non fa violenza, come Cristo, dice ai fedeli: se vuoi». La giornata si è conclusa con la Fiaccolata notturna e la preghiera personale alla Grotta. fonte com abstract