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Giovedì 04 Ottobre 2018 11:32

4 Ottobre Festa di San Francesco d’Assisi patrono d’Italia. Conte e il Messaggio all’Italia

(CIS) – Da Sanfrancesco.org – Assisi ott. – Oggi e' la festa di San Francesco il poverello, patrono d'Italia. Gia' ieri con il Transito sono iniziati a Santa Maria degli Angeli i festeggiamenti e i riti religiosi. Stamane alle 9,30 il premier Giuseppe Conte è arrivato al Sacro Convento di Assisi. Ad accoglierlo il custode padre Mauro Gambetti, la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e il portavoce dei francescani di Assisi, padre Enzo Fortunato. Oltre 10 mila sono i fedeli provenienti dalla Campania presenti ad Assisi; la solenne celebrazione si svolge all'interno della Basilica superiore officiata dal Cardinale Sepe e dai vescovi della Campania, regione che offre quest'anno l'olio per la lampada che arde perennemente sulla tomba del santo poverello, patrono d'Italia. Il cardinal Sepe – e' detto nella nota del sito francescano - ha celebrato la messa solenne delle 10 in basilica superiore. Nel corso dell'omelia, Sepe ha ricordato che "Francesco si è recato in Campania agli inizi del 1200. La nostra regione è stata da sempre segnata dal fascino del suo carisma. Sono tanti i santi – religiosi e laici – che si sono ispirati a lui. Tante le chiese, i conventi, le opere sociali nate da quell'esperienza, così profondamente radicata nel tessuto civile e religioso del nostro popolo"."La vicenda di Francesco - ha proseguito - è oggi, di grande attualità anche per il dialogo interreligioso e per la pace mondiale, tanto da rappresentare, pur a distanza di molti secoli, l'avvenimento più emblematico nella ricerca di coesione e reciprocità tra popoli e culture diverse."segue

 

"Un dialogo che continua a dare i suoi frutti, creando condizioni di interlocuzione e di pace, mentre registriamo un forte processo di immigrazione che resta una grande questione mondiale, una difficile sfida per la politica, per la società civile, per la nostra identità culturale e religiosa". "Qui, ad Assisi, - ha concluso il cardinale - con l'offerta dell'olio che alimenta la lampada votiva di Francesco, la Campania, nel solco della sua tradizione millenaria, vuole gridare il suo impegno a lavorare per la pace nel mondo e la concordia tra i popoli; a rispettare e difendere la bellezza del Creato come dono di Dio; a fare della lotta alla povertà non un occasionale gesto di solidarietà ma il progetto di una società più giusta e a dimensione umana. E' l'intera Campania che ad Assisi, davanti a San Francesco, ripete e conferma, con la fiducia e l'audacia del Santo Patrono dell'Italia, In letizia nonostante tutto". Le ultime parole affidate alla benedizione, in dialetto napoletano: "Dio Vi benedica, e 'A Maronna V'accumpagna!" Nella Basilica le massime autorita' della regione, delle istituzioni, dell'universita' e dell'impresa. Il custode del sacro convento PADRE MAURO ha detto che Il calore e il colore della Campania un sussulto di speranza per tutto il Paese". Di fronte a una basilica superiore gremita di un popolo gioioso e festante a fianco delle autorità religiose e civili di tutta Italia, il Custode del Sacro convento Padre Mauro Gambetti ha rievocato l'accoglienza ricevuta durante una visita a Napoli. "Ricordo - ha detto Gambetti, come scrive il sito sanfrancescopatronoditalia - il percorso in auto per arrivare alla Curia vescovile. Una vigilessa di ferro ci impedì di prendere la via breve, in quel giorno interdetta al traffico. Il navigatore ci spinse in un labirinto di stretti vicoli del quartiere Spaccanapoli. Un'esperienza indimenticabile. I muri degli edifici sembravano convergere verso un punto all'orizzonte. Immaginavo la scena e i titoli: frati incastrati con l'auto in un vicolo di Napoli; ma al contempo ero trasecolato, afferrato dal fascino di quelle vie. Raggi di sole che facevano capolino tra gli alti palazzi e zone d'ombra che rendevano cupi gli anfratti tra le abitazioni, degrado e bellezza, energia vitale e aria stagnante. Porto con me quell'immagine. Mi pare che rappresenti l'Italia di oggi"."Cosa fare? - ha proseguito il Custode - Cedere allo scoraggiamento e ritirarsi davanti alle difficoltà? O, all'opposto, intervenire con il pugno duro per eliminare i problemi (e i cattivi)? Gli adulti sanno che non esiste il popolo dei puri; vivono responsabilmente e convivono civilmente, si sporcano le mani ed evitano giudizi sommari, lottano e pazientano in mezzo alle contraddizioni della realtà. Quanti campani ho visto agire così! E quanti italiani! In tal modo si costruisce la società!" abstract fonte com


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