Successivamente sette pazienti sono stati collocati in appoggio su altri reparti, due pazienti sono stati trasferiti in area chirurgica, altri tre sono stati dimessi al domicilio con attivazione del pediatra di famiglia, e un bambino infettivo è stato trasferito nella clinica di malattie infettiva. Immediata la richiesta di intervento dei Vigili del fuoco, che sarebbero intervenuti in 10 minuti. L'Unità di crisi si attiva in caso di emergenza interna che richiede l'evacuazione di uno o più reparti o di maxi emergenza esterna. Sotto la responsabilità della direzione sanitaria, coadiuvata dal servizio prevenzione e protezione, l'Unità di crisi è composta dalla direzione aziendale, dai direttori medici di presidio e dai responsabili dell'emergenza (Pronto Soccorso, Rianimazione), del SITRO (Servizio Infermieristico Tecnico Riabilitativo Ostetrico) e dell'ufficio tecnico. "È la prima volta che all'ospedale di Terni viene fatta una vera esercitazione pratica con i degenti - spiega il direttore sanitario Sandro Fratini - che ha previsto non soltanto l'attivazione dell'Unità di crisi e di tutte le procedure previste, ma anche l'effettivo spostamento di pazienti e familiari. Una simulazione che si è rivelata, come previsto, fondamentale per analizzare le criticità che sono intervenute e che ci consentirà di migliorare le procedure per una migliore gestione delle emergenze, con tutte le difficoltà che una struttura datata come quella Terni può comportare".Tra le azioni previste per superare i punti critici emersi, rientra anche il miglioramento dell'accessibilità dei mezzi di soccorso come Vigili del fuoco e Protezione civile (che oggi nel caso specifico avrebbero avuto difficoltà a raggiungere l'area di intervento a causa del parcheggio selvaggio delle auto nelle vicinanza dell'ingresso centrale). fonte com