"Questa Riforma la esamineremo d'ora in poi nel dettaglio, con i colleghi umbri che con la mia e-mail sono stati i primi in Italia a leggerla per intero. Cinque ore prima della Conferenza stampa convocata dal Presidente Carlo Verna. E' evidente che una così significativa ''rivoluzione'' meriti un po' di analisi e qualche dubbio. Come quello – lo cito a buon esempio- prospettato da quattro colleghi perugini che, leggendo le righe della Disciplina transitoria per l'accesso al professionismo, hanno palesato il timore che per ''le figure professionali sviluppatesi in Rete con le nuove tecnologie'' avessimo previsto una specie di scorciatoia per ottenere l'iscrizione all'elenco dei pubblicisti. Ho subito tranquillizzato chi ha avuto la cortesia di telefonarmi. Ed ora aggiungo la dichiarazione più autorevole del Presidente Carlo Verna, interprete numero uno di quanto abbiamo scritto nella Riforma : ''Come Ordine siamo certamente interessati a coinvolgere l'attenzione dei molti soggetti che operano in Rete, taluni anche già capaci di testimoniare un desiderio di autoregolamentazione. Tuttavia, fino a quando non saranno concretamente praticabili i nuovi percorsi dell'Accesso all'albo professionale, ognuno, anche i frequentatori delle tecnologie, potrà chiedere l'iscrizione all'Albo dei pubblicisti, però sottoponendosi al tradizionale itinerario: domanda e due anni di collaborazioni non gratuite. Nessuna scorciatoia''. A tutti i colleghi umbri inseriti negli indirizzi telematici di questo messaggio (e anche a quelli che ancora non vi sono iscritti) ripeto ciò che scrissi più di un anno fa: se avete desiderio di chiarimenti su ciò che accade all'interno del Consiglio Nazionale, Riforma compresa, rivolgetemi, con ogni mezzo a me, unico rappresentante professionista dell'Umbria all'interno del Cnog. Sarò, come sempre, ben lieto di onorare il dovere che mi compete da quando mi avete eletto". Gianfranco Ricci