City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Lunedì 18 Marzo 2019 18:08

Ludopatia: Barberini “numeri incoraggianti ma non si può abbassare la guardia”

(CIS) – Perugia mar. - - "Nel 2017, in Umbria, sono stati bruciati 1.077 milioni di euro nel gioco d'azzardo lecito legato ad apparecchi fisici, con esclusione dell'online, 22 milioni di euro in meno rispetto all'anno precedente. È inoltre diminuita la percentuale degli studenti tra i 15 e i 19 anni che giocano (dal 40,1% del 2016 al 35,8%, del 2017) e che hanno un profilo di problematico (il 5,9% contro la media nazionale del 7,1%). Segnali incoraggianti, ma non basta: la ludopatia è un fenomeno sempre più diffuso e trasversale, che va affrontato con politiche e azioni mirate, con il coinvolgimento di tutta la comunità e un maggiore protagonismo dei Comuni, in una cornice di forte integrazione tra servizi sanitari, enti locali e mondo associativo". Lo ha sottolineato Luca Barberini, assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, intervenendo stamani a Villa Umbra al summit sul gioco d'azzardo patologico, promosso da Regione Umbria, Anci Umbria, Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica e FederSanità. All'iniziativa – rivolta in particolare a sindaci, assessori alle politiche sociali e giovanili, comandanti della polizia locale, dirigenti e funzionari dei servizi sociali e delle politiche per i giovani, operatori del Servizio sanitario regionale che si occupano di ludopatie – sono intervenuti, tra gli altri, anche Francesco De Rebotti e Silvio Ranieri, rispettivamente presidente e segretario generale di Anci Umbria, esperti nazionali e regionali di ludopatia.  segue

"Il gioco d'azzardo – ha evidenziato Barberini – è sempre grave e più diffuso in Umbria, riguarda tutte le classi sociali e di età, con conseguenze spesso drammatiche sia sul piano sociale sia sanitario. Per dare la dimensione del fenomeno, basta una semplice comparazione: in un anno, solo nel gioco fisico come slot machine, gratta e vinci, scommesse e simili, sono stati buttati 1 miliardo e 77 milioni di euro, una cifra molto simile a quella del Fondo sanitario regionale, che ammonta a circa 1 miliardo e 650 milioni di euro per garantire servizi sanitari e assistenza a tutti i cittadini umbri. Ecco perché stiamo potenziando interventi e servizi per prevenire e contrastare una realtà sempre più spesso patologica, anche attraverso un la predisposizione di nuovo Piano regionale per la prevenzione, cura e riabilitazione del disturbo da gioco d'azzardo che, pur assicurando continuità agli interventi già intrapresi, vedrà un maggiore protagonismo dei Comuni, soprattutto sul fronte della sensibilizzazione dei cittadini sui rischi legati al gioco d'azzardo e dei controlli". abstract fonte com 


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