City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Martedì 19 Marzo 2019 17:00

Presentate mostra “C’è qualcuno che ascolta il mio grido? Giobbe e.... ” e la “Raccoltissima 2019” pro Empori della Solidarietà

(CIS) – Perugia mar. - Sono state presentate in conferenza stampa, a Perugia, il 19 marzo, due iniziative quaresimali: la mostra "C'è qualcuno che ascolta il mio grido? Giobbe e l'enigma della sofferenza", promossa dalla Consulta diocesana delle aggregazioni laicali, e la "Raccoltissima 2019. Dalle mani dei giovani alla tavola dei poveri", organizzata dalla Pastorale giovanile diocesana in collaborazione con Caritas e Ufficio missionario a favore degli "Empori della Solidarietà". All'incontro sono intervenuti il vescovo delegato ad omnia mons. Paolo Giulietti, il direttore dell'Ufficio diocesano per la pastorale giovanile don Luca Delunghi e la studiosa e ricercatrice Alessandra Di Pilla, membro del comitato organizzatore della mostra sul personaggio biblico. Mons. Giulietti ha evidenziato quanto le due iniziative quaresimali sono legate tra loro, perché «si propongono di offrire ai giovani un momento di consapevolezza, di rendersi conto che nel mondo, se non lo sapessero ancora, c'è la realtà imponente della sofferenza e c'è la realtà altrettanto imponente della povertà». Inoltre, entrambe le iniziative, ha spiegato mons. Giulietti, «danno una chiave di lettura per fronteggiare la realtà della sofferenza e la realtà della povertà, perché non basta essere consapevoli e non basta neanche manifestare. E' importante che ciascuno dica cosa posso fare io difronte alle domande che da queste due realtà emergono. segue

 

Entrambe le iniziative - e' detto in una nota -  voglio offrire un percorso possibile alle persone, che, nel caso della mostra, è di carattere interiore, spirituale ma anche comunitario, mentre nel caso della "Raccoltissima", è operativo nel mettersi insieme per realizzare qualcosa di buono in risposta al problema povertà». Come ricorda spesso papa Francesco, ha concluso mons. Giulietti, «i giovani sono il "motore del rinnovamento della società", ma non basta essere consapevoli e coltivare dei desideri se non ci sono dei percorsi praticabili attraverso i quali questa consapevolezza e le domande di desideri possono diventare realizzabili. Pertanto ben vengano iniziative come queste». Don Luca Delunghi e la dottoressa Alessandra Di Pilla hanno presentato le due iniziative, illustrando programmi e finalità, rivolte a tutti, in particolare alle giovani generazioni, che coinvolgeranno migliaia di persone. Sono iniziative di rilevanza pedagogica e socio-culturale che aiutano, stimolano a compiere opere di bene spirituale e materiale. Don Delunghi e la ricercatrice Di Pilla, nell'affrontare i temi della sofferenza e della povertà, si sono soffermati sul concetto di "scarto della società", che si genera attraverso una malattia, un incidente, oltre a vivere in condizioni di povertà estrema, ma c'è sempre la fede in Dio a trasmettere speranza nel non essere lasciati soli a vivere la propria sofferenza o povertà.fonte com


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