(CIS) - Perugia apr. – L'arte, le espressioni umane non hanno confini per la gioia di altri; e' questo l'insegnamento di Giancarlo Santi carrozziere di professione, 55enne, scultore autodidatta, ma con animo da artista poiche' e' riuscito a creare dai rottami delle auto che in officina arrivano, delle vero e proprie opere d'arte, lui che fin da bambino aveva scoperto dentro di se una vena futurista. Sono decine le composizione che ha realizzato nel tempo, da cerchioni, cofani piegati, dischi, candele e catene, sportelli affossati, fari e parabole dismesse: quello che poteva essere buttato, e' "rinato" per il suo impegno. Di lui hanno scritto Duccio Travaglia (Santi e' un artista di notevole qualita' espressiva) Don Nello Palloni (l'arte di Santi e' un invito a fare memoria e a riassemblare le infinite lacerazioni degli animi, guardando alla speranza del XXI secolo) ed ancora Luciano Lepri (il carrozziere artista ha una forza espressiva mentre lavora sulle auto danneggiate) fino a Franco Venanti che di Santi ha detto che e' un "artista di talento e sensibilita', ispiratore dal suo quotidiano lavoro". Nel 2003 Alessia Bura scriveva di Santi che nei suoi quadri "c'era il senso di profondita' di plasticita' e movimento". Alcune opere erano state ravvivate dal colore, alcuni brillanti, alcuni rimasti scuro intenso, colore del ferro. Le sue opere sono racchiuse in uno spazio realizzato nella sua carrozzeria a San Martino in Campo, una ridente localita' alle porte di Perugia, dalla quale si ammira un panorama mozzafiato vero la campagna con vista su Assisi: forse proprio questa visione rende l'animo di Giancarlo Santi, aperto al futuro, alla speranza che e' data dal messaggio francescano. Presto verra' realizzata una mini-mostra delle sue opere, forse gia' dal prossimo evento motoristico della Coppa della Perugina per dimostrare ai partecipanti che anche dai rottami dell'auto, possono rinascere composizioni artistiche, un messaggio per il futuro. PP