"Su questo i soci della Sase sono dunque chiamati a decidere sull'eventuale incremento dei voli. É emerso anche che dal 2019 la Camera di Commercio di Perugia, azionista di Sase, che versava alla Società circa un milione centomila euro all'anno, ha ridotto il contributo a 400mila euro. Questo va ad appesantire la posizione aeroportuale che ha dunque necessità di trovare risorse. Per quanto attiene agli investimenti, un società di matrice inglese, gestita da un imprenditore italiano, ha proposto a Sase di poter investire nello scalo di Perugia circa 70milioni di euro per realizzare una accademia del volo, che comprende hostess, meccanici, fino ai piloti di aerei, elicotteri e droni. La scelta dell'aeroporto umbro - e' detto ancora nella nota regionale - deriverebbe da un algoritmo che ha valutato molte altre possibili infrastrutture italiane e non. Si tratta dunque di un ampio complesso strutturale e di un'operazione molto importante per la quale gli studi legali e di consulenza di Sase stanno predisponendo un contratto da firmare entro questo mese affinché a giugno possano iniziare i lavori. La scelta di Perugia deriva quindi da uno studio che ha definito questa infrastruttura ideale per l'investimento. L'impegno di Sase è quello di porre in essere, presso l'Alitalia, una linea che colleghi Perugia con Milano Linate in modo da far sì che i passeggeri, tra cui i loro tecnici, abbiano la possibilità di collegamento con Perugia. È stata quindi predisposta una manifestazione di interesse che sembra essere stata accettata da Alitalia, l'auspicio è che nel 2020 si possa partire con questa nuova linea. Il costo, per la Sase, sarà di circa un milione di euro che, aggiunto ai 600mila che verranno a mancare dal contributo della Camera di Commercio, porterà certamente ad approfondite riflessioni per la copertura di questo deficit. Il presidente Cesaretti ha rimarcato il fatto che c'è in Parlamento (Commissione trasporti) un progetto di legge per cui i piccoli aeroporti sembra possano avere aiuti soltanto se avranno un bilancio a pareggio. E l'aeroporto umbro, tra i piccoli, sarebbe tra i pochi in Italia a poter presentare un documento con queste caratteristiche. fonte com
Negli interventi dei commissari presenti sono stati anche chiesti ai vertici di Sase, ed in particolare al direttore generale di Sviluppumbria, chiarimenti in merito ad una mozione approvata a larga maggioranza dall'Assemblea legislativa lo scorso 3 dicembre 2018 nella quale si chiedeva, tra l'altro, alla Giunta di Palazzo Donini di "promuovere un superamento del Cda attuale della Sase spa, la società di gestione dell'aeroporto internazionale dell'Umbria 'San Francesco di Assisi', al fine di avviare una fase nuova per il futuro dello scalo". A ciò è stato risposto di non avere ancora ricevuto alcuna comunicazione in proposito e che comunque l'attuale Cda è in prossimità della scadenza. Sottolineata dai commissari l'importanza di dare seguito all'altra parte del dispositivo della mozione in questione, rispetto alla previsione di nuove risorse utili allo sviluppo dell'aeroporto. È stata così ribadita la necessità di stimolare la partecipazione di altri Comuni, oltre a quelli che ne fanno già parte, per accrescere gli investimenti. Oltre a ciò, l'auspicio è quello di uno sviluppo della intermodalità e la connessione ferroviaria. fonte com