Lunedì 22 Aprile 2019 09:55

Pasqua: Comunità Incontro di Amelia per tornare a vivere e guardare al futuro

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(CIS) - Amelia apr. - Pasqua di rinascita per i ragazzi che hanno scelto di uscire dal tunnel delle dipendenze intraprendendo il percorso comunitario. Una lunga strada da percorrere per tornare a vivere. Storie complicate di persone che hanno toccato il fondo e che ora ce la stanno mettendo tutta per riprendersi anni di abusi da sostanze, alcol o gioco d'azzardo. Domenica, giorno di Pasqua, i ragazzi alle 12 hanno partecipato, insieme ai parenti e genitori, alla messa officiata da don Giulio Sembeni, poi al termine si sono reccati tutti al refettorio per il pranzo. Il pomeriggio alle 15 al palazzetto i ragazzi in percorso, si sono esibiti con scenette e canzoni. "Sono 15 mesi – ha raccontato Francesca,come si legge in una nota - che sono nel centro femminile della Comunità Incontro ed ho finalmente capito quanto è bello vivere senza il demone della droga. Sono felicissima di essere qui con le altre ragazze condividendo sani divertimenti e grandi valori. Il mio sabato sera, prima di entrare in Comunità, è sempre stato all'insegna dello stordimento e dello sballo. Non mi è mai mancato niente. Mamma e papà mi trattavano come una principessa, ma mi ribellavo. Ho iniziato a fumare i primi spinelli con le compagne di scuola nei bagni. Il passo è stato breve dallo spinello passai alla cocaina. Ben presto la mia vita divenne un incubo. I miei genitori scoprirono la mia tossicodipendenza e decisero di non darmi più soldi. Quindi ero costretta a vendere il mio corpo per comprare la dose giornaliera". segue

 

Storie pesanti - sottoline al anota - che segnano per sempre la vita di una persona. "Una notte di un anno fa – ha detto Ivan - ha segnato per sempre la mia vita. Ricordo di averla trascorsa in discoteca, assumendo e spacciando ecstasy. Ero euforico, mi sentivo invincibile fino a quando sono stato fermato da due agenti in borghese all'interno del locale e mi trovarono l'ecstasy. Mi accompagnarono a casa per un'ulteriore perquisizione. Mia madre si svegliò sentendo i cani delle forze dell'ordine abbaiare. Spaventata continuava a ripetere che prima o poi sarebbe successo. Mi arrestarono. Mia madre mi veniva a trovare in carcere. Mi faceva male incrociare il suo sguardo triste e deluso. Avevo voglia di riscattarmi e soprattutto di farmi perdonare, quindi accettai di buon grado di scontare la mia pena presso la Comunità Incontro di don Pierino Gelmini. Sono ancora qui dove ho riscoperto i veri valori della vita". Alla Comunità Incontro Molino Silla di Amelia per tornare alla vita e per riscoprire i veri valori della vita. Intanto i ragazzi in percorso di stanno preparando alla Pasqua. Durante la mattinata del venerdì santo si è tenuto un momento di riflessione con il vescovo di Terni-Narni-Amelia, monsignor Giuseppe Piemontese, nella cappellina dove è sepolto il fondatore della Comunità, don Pierino Gelmini. Alle 15 la giornata del silenzio si è conclusa e tutti i ragazzi, anche quelli provenienti dai vari centri, si sono ritrovati all'auditorium ed hanno assistito alla proiezione di un filmato. fonte com abstract

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