Non basta mangiare una cosa qualsiasi per strada per vivere un'esperienza appagante. Allo stesso tempo molte comunità che avevano abbandonato il proprio cibo di strada, in certi casi vergognandosene e facendo cadere nel dimenticatoio appuntamenti classici e di lunga tradizione, sembrano magicamente riscoprirli. Tutto bene, ma come al solito Porchettiamo preferisce chi crede nei propri percorsi al di là delle mode, non chi segue i trend fuori tempo massimo. Pertanto, anche in questa undicesima edizione - sottolinea ancora una nota - Porchettiamo farà vivere la porchetta come sintesi del cibo di strada, essenza e sublimazione della storia gastronomica del paese. La porchetta è capace di disegnare una bellissima cartolina del Paese con i suoi borghi, le genti, le diversità e le similitudini, i cibi e i piatti della tradizione come essenza dei territori e geografia da gustare. Ecco perché questo non è il festival della porchetta ma "delle" porchette, nelle sue mille varianti e nei suoi mille ingredienti. E così affiancano una selezionata rosa di produttori umbri, anche le porchette provenienti da: Lazio, Calabria, Sicilia e Sardegna. Ci sarà l'angolo Porchettiamo&Friends, al Giardino della Rocca, a suggellare il ruolo di primus inter pares del panino con la porchetta, affiancato da fratelli quali il lampredotto, gli spiedini di lumache, gli arrosticini, la torta al testo, le olive ascolane o i dolci partenopei. Non mancherà anche un pizzico di fantasia e la voglia di sperimentare, grazie agli chef che si cimenteranno in veri e propri panini d'autore, sotto il cappello In Punta di Porchetta. E gli abbinamenti? I grandi vini del territorio, ovviamente, grazie all'Enoteca della Strada del Sagrantino, e le birre artigianali selezionate da Fermento Birra, passando per la novità dei cocktail. Il tutto nella solita, gioiosa atmosfera del borgo di San Terenziano, allietata da musica, giochi e iniziative per tutti e di tutti i generi. abstract fonte com