Grande il coinvolgimento dei parrocchiani dei Santi Pietro e Paolo e di quelli delle altre parrocchie della Pievania di Santa Maria. I più piccoli attendono con trepidazione i loro coetanei siriani: «Li vogliono accogliere come "fratelli" minori», dicono Rita e Gianfranco Silvestri una delle famiglie spoletine tutor di questi fratelli e sorelle siriani. «In questi mesi di attesa dall'annuncio dell'Arcivescovo – proseguono i coniugi Silvestri in un articolo-testimonianza scritto per il settimanale La Voce – tante persone in silenzio, con tante preghiere, con dedizione cristiana e senza tornaconto personale hanno contribuito alla realizzazione di questa accoglienza che esalta l'essere discepoli di Gesù nella carità. La nostra famiglia, insieme a quella di Giancarla e Fabio Ciavatta, - proseguono – avrà il compito specifico di fare da tramite tra la famiglia siriana e la nuova realtà, quella spoletina, dove si troveranno a vivere: così l'integrazione sarà più facile». Naturalmente e' soddisfatto l'arcivescovo Boccardo, per il quale, "l'arrivo, qui da noi, di una famiglia di profughi siriani e la sua accoglienza presso il complesso parrocchiale di San Pietro, con la collaborazione delle parrocchie della Pievania di Santa Maria, è un gesto piccolo (di fronte alla quantità di gente nella stessa situazione) ma particolarmente significativo, perché dà concreta realizzazione alla fraternità e solidarietà che sono comandamento irrinunciabile per ogni discepolo di Gesù". fonte com abstract FC