(CIS) - Perugia giu. - Tra i punti principali di discussione del Comitato di Sorveglianza c'è stato l'esame e l'approvazione delle Relazioni di attuazione annuale del Fondo sociale europeo e del Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020 che contengono la descrizione delle procedure attivate e delle attività realizzate al 31 dicembre 2018 e che dovranno essere inviate alla Commissione Europea entro il 30 giugno 2019. Inoltre sempre per la fase 2014-2020, sono state affrontate - e' detto in una nota - le tematiche relative alla modifica del programma Fesr 2014-2020, allo stato di avanzamento dei programmi, all'attuazione del Piano di valutazione, all'attuazione della Strategia di comunicazione congiunta e alle attività di audit. Per quanto concerne lo stato di attuazione dei programmi, a fine 2018 le azioni previste dal Programma operativo regionale del Fesr, che ha una dotazione di oltre 412 milioni di euro, hanno consentito di impegnare oltre 108,5 milioni di euro (il 26,32% della dotazione) con una spesa certificata di circa 68 milioni di euro (il 16,43% del budget assegnato). I traguardi raggiunti sono positivi. In particolare, l'Asse 1 'Ricerca e innovazione', che ha una dotazione pari al 25% del budget e prevede prevalentemente aiuti alle imprese, presenta una capacità di impegno delle risorse (41,76%) che è superiore alla media del programma, con una spesa certificata del 17,70% delle risorse, con 252 progetti conclusi su 300 finanziati. Prendendo in esame uno tra gli effetti cardine dell'Asse, la capacità di attivazione degli investimenti nella ricerca e innovazione, l'azione 1.1.1 con cui sono stati finanziati 48 progetti di ricerca industriale volti prevalentemente a conseguire innovazioni di prodotto nel comparto della meccanica e 97 progetti di innovazione digitale delle PMI umbre volti all'acquisizione di servizi digitali, ha infatti attivato un volume di investimenti privati per ricerca e innovazione in linea con le aspettative (valore conseguito pari a circa 15 milioni di euro). segue
L'Azione 1.2.2, con cui sono stati approvati 14 Programmi Strategici di ricerca, finanziati 13 riguardanti prevalentemente l'area "Fabbrica intelligente", ma anche l'"Energia", l'"Agroalimentare", la "Scienza della vita" e la "Chimica verde", presentati da reti costituite mediamente da 4 soggetti, ha attivato investimenti privati per circa 26 milioni di euro. Per quanto riguarda il Fse, al 31 dicembre 2018, le operazioni selezionate sono 6.169 con impegni pari a oltre 109 milioni e mezzo di euro (46,1% della dotazione). La spesa sostenuta dai soggetti beneficiari e certificata alla Commissione Europea è di circa 41 milioni di euro (17,2% della dotazione). Dal punto di vista dell'attuazione fisica, le persone che hanno beneficiato di una politica attiva (intese come partecipanti di attività avviate al 31.12.18) sono 73.238, con le seguenti caratteristiche prevalenti: disoccupati 93,9%; donne 54,1%; adulte 66,7%; con livello di istruzione secondaria superiore-post secondaria non terziaria, 48%. Durante il Comitato di Sorveglianza è stato fornito anche un quadro del contributo che l'Umbria, attraverso il Por Fesr, offre ad oggi al conseguimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Per l'area Imprese e cittadinanza, sono 457 le imprese che ricevono sostegno con l'asse 1 (valore obiettivo al 2023 è di 800); ammontano a 10.528.525 euro gli investimenti privati combinati al sostegno pubblico in progetti di ricerca e sviluppo e innovazione (30 milioni il valore obiettivo per il 2023); sono 35.859 le unità immobiliari aggiuntive coperte dalla banda larga ad almeno 30mbps (si conta di raggiungerne 121.120 nel 2023); gli investimenti privati combinati al sostegno pubblico alle imprese superano i 42 milioni e 832mila euro (obiettivo: 136 milioni) e per l'indicatore "crescita delle occupazione nelle imprese che ricevono un sostegno", con l'Asse 3, si è a 125 equivalenti tempo pieno (a fronte di un valore obiettivo di 50 equivalenti tempo pieno). Per l'area Ambiente, per quanto riguarda la diminuzione del consumo annuale di energia primaria degli edifici pubblici, il valore realizzato è di 6.967.647 kWh/anno, ben superiore al valore obiettivo al 2023 (3.500.000); la diminuzione annuale stimata dei gas a effetto serra è di oltre 10mila tonnellate equivalenti di CO2 (14mila il valore obiettivo). E ancora, la crescita del numero di visite a siti del patrimonio culturale e naturale e a luoghi di attrazione che ricevono un sostegno è di 50.516 visite/anno (attese 236mila al 2023); l'estensione delle aree di valore naturale beneficiarie di intervento di valorizzazione è di 35.486 metri quadrati (obiettivo 60mila); la riduzione dei consumi annui di energia elettrica per illuminazione pubblica è di 1,62 Gigawattora (si punta a portarla a 8 Gigawattora al 2023). fonte com