City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Venerdì 14 Giugno 2019 17:08

Radio Radicale resta in vita: Commissione bilancio da Ok a fondi

(CIS) - Perugia giu. - La Commissione di Bilancio e Finanza, della Camera dei deputati, in seduta congiunta, sovvertendo le opzioni del Governo, ha votato un emendamento che consente alla storica Radio Radicale di restare in vita. Almeno per quest'anno. Hanno votato a favore tutti i rappresentanti delle minoranze parlamentari e – colpo a sorpresa – anche i deputati della Lega che così hanno respinto la richiesta di con 5stelle. La decisione autonoma dei leghisti ha fatto indignare il vice presidente del Consiglio Luigi Di Maio che ha diffuso un comunicato furente contro gli alleati: ''La Lega che vota assieme alle opposizioni dovrà rispondere davanti ai cittadini''. Carlo Verna, Presidente Nazionale dei giornalisti ha cosi' commentato: ''E' una vittoria di chi crede nella libertà di stampa e un sconfitta di chi la teme e, con pretestuose argomentazioni, nega la lettura corretta dell'art.21 della Costituzione. Qualcuno confonde il pluralismo col privilegio. L'Ordine dei giornalisti è orgoglioso di essere stato nel cuore della mobilitazione che ha coinvolto tnti mondi di un Paese che, nelle sue varie espressioni, ha voluto inviare un segnale preciso e che ha isolato chi si è è ostinato in una posizione di chiusura. Nella vicenda emerge, con grande positività, un altro aspetto: questi temi non sono questioni del Governo di turno, ma del Parlamento''. Il collega Gianfranco Ricci consigliere nazionale ha ricostruito i passaggi della difficile vertenza di Radio Radicale; lo aveva fatto per sottolineare la presa di posizione del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti sul blocco dei contributi governativi a Radio Radicale, radio di democratico servizio parlamentare dal 1976 e, dopo un Concorso, operante in Convenzione con lo Stato a partire dal 1994.  segue

Il verdetto di soppressione sembrava ormai inesorabile. A tutela di Radio Radicale, data ormai per agonizzante, l'Ordine nazionale unì, in quei giorni, la sua voce a quella di una parte (non maggioritaria ) della politica italiana e anche dell'Agicom, Autorità per le comunicazioni. L'Aula del Cnog – raccontammo – ha ospitato la drammatica telefonata con il giornalista della Basilicata Maurizio Bolognetti che da 50 giorni stava affrontando, per protesta, un durissimo sciopero della fame. Pochi giorni prima el contatto telefonico il direttore di Radio Radicale, Alessio Falconio, aveva – su invito- partecipato, a Roma, all'incontro con i presidenti e i vice presidenti degli Ordini regionali dei giornalisti, sottolineando la riconosciuta funzione pubblica della sua Radio: ''Siamo l'autentica verità di ciò che accade al Parlamento. Siamo i garanti del pluralismo''. Contemporaneamente molti colleghi di tutta Italia, comprensibilmente allarmati per la salute del collega diginatore, avevano chiesto a Bolognetti di desistere, proponendosi di far parte loro stessi di una solidale catena nazionale di digiunatori, pronti ad alternarsi nell'astinenza dal cibo per far recuperare un po' di energie all'esemplare contestatore. Tuttavia il giornalista lucano, pur apprezzando l'amichevole disponibilità, aveva deciso di non demordere nell'attesa che il Governo annunciasse la volontà di approfondire l'amara vicenda. Ora sorpresa la decisione della commissione che permette cosi' ad una voce della democrazia di continuare ad operare. fonte com


camera
Social Forum

Facebook_suiciditwitter_iconyoutube6349214

Questo sito utilizza i cookies per migliore la tua esperienza di navigazione. I Cookies utilizzati sono limitati alle operazioni essenziali del sito. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

I accept cookies from this site.

EU Cookie Directive Module Information